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Didattica

In tre settimane di Bocconi a distanza, quasi 3,2 milioni di minuti di lezioni visualizzati

, di Andrea Celauro
Piu' di 6.600 studenti collegati sulla piattaforma in media ogni giorno, con picchi di oltre 9 mila; 3.200 video caricati, visti da oltre 10 mila utenti unici, oltre 3.300 sessioni live: questi i numeri delle prime giornate di didattica online messa a disposizione dall'Universita'

In trentasei ore, la didattica della Bocconi si è completamente riorganizzata. È diventata 'in distance', come si dice nell'ambiente: lezioni in diretta streaming, registrate, materiale online per poter seguire tutti i 427 insegnamenti di questo semestre. L'emergenza sanitaria ha fermato quasi tutto, ma non l'insegnamento e la voglia di non interrompere lo studio. La prova è nei numeri: in queste prime tre settimane, in media, più di 6.600 studenti al giorno si sono collegati alla piattaforma di e-learning, con picchi di oltre 9 mila. Numeri che, di fatto, sono quelli di una normale giornata di lezioni in aula.

Scendendo nel dettaglio dei dati, emerge come in tre settimane i docenti abbiano tenuto un totale di 3.344 sessioni live e abbiano registrato un totale di 3.200 video. Più di 10.100 utenti unici hanno visualizzato i video caricati dai professori, per un totale di quasi 3.170.000 minuti di lezioni visualizzati (313 minuti per studente).

Il video più visto? Quello del corso di Computer science tenuto al triennio da Maurizio De Pra, visualizzato da più di mille studenti diversi. "C'è da dire che questo corso, a differenza magari di altri, è molto basato sulla pratica. Deve infatti insegnare ad usare il software", spiega De Pra, docente delle classi in italiano (a occuparsi delle classi internazionali è invece il collega Massimo Ballerini). "In queste lezioni i video tutorial che ho registrato riguardavano Excel, più avanti invece si focalizzeranno su Phyton, il software di coding". Qual è il trucco per mantenere viva l'attenzione degli studenti anche da lontano? "Sicuramente fare pillole video non troppo lunghe, di massimo 15 minuti ciascuna".

Insomma, guardando ai dati, a fronte di un'emergenza che mette a dura prova anche l'insegnamento, il sistema sta funzionando.

"Fare lezione a distanza può richiederci inizialmente più tempo perché bisogna imparare a gestire una classe virtuale, cosa ben diversa dal gestire una classe in presenza", spiega Leonardo Caporarello, delegato del rettore per l'e-learning e direttore del Bocconi University Innovations in Learning and Teaching (Built). "I meccanismi di definizione delle regole di ingaggio, di funzionamento e di coordinamento sono, almeno in parte, diversi. Una volta cominciato, tuttavia, ci si rende conto che la cosa funziona. La chiave è ripensare i contenuti delle proprie lezioni utilizzando tutti i mezzi messi a disposizione dalla piattaforma dell'Università".