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Didattica

Una guida allo studio e al lavoro all'estero

, di Fabio Todesco
La risorsa online per gli studenti Bocconi informa sul mondo del lavoro e degli affari, con suggerimenti su che cosa fare e non fare in azienda

«Un'esperienza internazionale durante l'università non è più solo un'opzione interessante, ma una scelta con un profondo impatto sulla vita e sull'esperienza professionale di chi la fa», afferma Stefano Caselli, prorettore per gli Affari internazionali della Bocconi, nella sua introduzione a International Career: Interactive Country Guides, una risorsa online per studenti Bocconi (disponibile sulla piattaforma BBoard) progettata da Career Services e BUILT, Bocconi University Innovations in Learning and Teaching.

La risorsa ha lo scopo di fornire agli studenti approfondimenti e informazioni sulle destinazioni di studio e di lavoro in tutto il mondo. Quando scegliete la vostra destinazione dalla lista o dal globo che ruota in homepage, vi vengono presentati una scheda paese, informazioni sui programmi di scambio e stage Bocconi, un breve video e informazioni sul mondo degli affari e le abitudini lavorative, compresa una lista di cose da fare e non fare sul posto di lavoro. Lo sapevate, ad esempio, che in Scandinavia è preferibile evitare di parlare ad alta voce o gesticolare e che in Sud Africa si dovrebbe scrivere in modo molto diretto, per evitare che ambiguità e vaghezza alimentino il sospetto di inaffidabilità?

I video comprendono sempre un'introduzione a cura di un esperto del Career Services e un Alumnus Bocconi che testimonia la propria esperienza nel paese.

Dall'inizio dell'anno accademico è disponibile una prima serie di guide sull'Europa (Benelux, Francia, Germania, Scandinavia, Spagna, Svizzera e Regno Unito) e su Africa e Medio Oriente (Sud Africa, Emirati Arabi Uniti e Uganda); seguiranno le guide sulle Americhe e la regione Asia-Pacifico.

Nella sua introduzione Stefano Caselli elenca anche le ragioni per cui tutti dovrebbero fare un'esperienza all'estero: permette di costruire una rete internazionale, cattura l'attenzione dei selezionatori, amplia le conoscenze e costringe ad uscire dalla propria zona di comfort - qualcosa che si dovrà prima o poi fare se si vuole entrare nel mercato del lavoro.

Inoltre, dice Fulvio Guarneri, presidente e amministratore delegato di Unilever Italia, che testimonia i benefici delle esperienze internazionali, «queste esperienze ti rendono una persona migliore», e questo non ha prezzo.