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Didattica

Una sfida a colpi di marketing per gli studenti del corso di Stefania Borghini

, di Benedetta Ciotto
Il challenge per il corso di Understanding consumer organizzato in collaborazione con Camelot e Aristo Pharma ha i suoi vincitori. Un'iniziativa per permettere a tutti gli studenti di applicare a sfide reali le nozioni apprese in classe

Si è concluso con due gruppi vincitori il challenge lanciato dal corso di Understanding consumer, tenuto dalla professoressa Stefania Borghini (direttrice del biennio in Marketing management), organizzato in collaborazione con Camelot, agenzia che opera nel settore cinematografico, e Aristo Pharma, azienda farmaceutica. Una parte degli studenti ha sviluppato progetti sulla sfida lanciata da Camelot, cioè elaborare delle strategie per riportare i millennials al cinema, gli altri hanno invece lavorato su quella proposta da Aristo Pharma, che prevedeva il lancio di tre diversi parafarmaci sul mercato: un agevolatore del sonno a base di melatonina, dei ghiaccioli vitaminici per bambini e uno spray per gambe affaticate. L'obiettivo alla base della sfida a colpi di marketing: applicare gli strumenti di ricerca qualitativa, come focus group, interviste in profondità e tecniche proiettive.

"Ogni anno nel mio corso coinvolgo le aziende per consentire agli studenti di applicare fin da subito le teorie e i metodi appresi in aula a sfide reali e concrete. Questa scelta richiede un impegno più elevato e a volte non poche difficoltà sia nella raccolta dei dati, sia nell'individuazione delle soluzioni. Ritengo che sia la strada migliore per apprendere e per sviluppare le soft skill necessarie per lavorare in team", spiega Borghini.

"È emerso che i giovani hanno via via sostituito l'esperienza al cinema con la visione di serie TV su piattaforme come Netflix a casa o preferiscono investire il prezzo di un biglietto del cinema per fare un aperitivo con gli amici", dice Giulia Vedelago, studentessa del team Venerdì 13 (nella foto in alto), vincitore per Camelot. "Abbiamo cercato di proporre una soluzione per ogni problema rilevato: dalla proiezione di film cult difficilmente rintracciabili online al quiz al termine degli spettacoli che ha come premio immediato il rimborso del costo del biglietto, per ridare all'esperienza cinema quella dimensione di socialità che i millennials vedono di più in altre attività, come appunto l'aperitivo. Fino ad arrivare alle sale tematizzate che ricordano le ambientazioni dei film più famosi, come Harry Potter e la sua sala grande".

"Lavorare a questi progetti ci ha fatto capire che non c'è limite alla creatività, anche negli ambiti dove può sembrare più difficile inventarsi strategie innovative", ammette Sabrina Levati, membro del gruppo Vitaminguì, arrivato primo nel challenge Aristo Pharma. "Nel nostro caso ci siamo occupati di lanciare sul mercato i ghiaccioli a base di vitamine destinati ai bambini. Abbiamo proposto un packaging innovativo: una piccola borsa a forma di frutto arricchito da occhi e bocca e da maniglie, per renderlo pratico e maneggevole", spiega. "Ma ciò che è stato più apprezzato dall'azienda è stata la nostra proposta di modificare il posizionamento originario del parafarmaco per la vendita in farmacia per spostarlo sugli scaffali dei supermercati, vicino al reparto ortofrutta, poiché abbiamo rilevato che le mamme sono restie a fare assumere integratori ai propri figli. Vendendoli al supermercato, invece, verrebbero percepiti più come una merenda nutriente e salutare".