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Didattica

SDA Bocconi entra nella top 5 europea dell'Economist

, di Tomaso Eridani
Nella classifica dei migliori Mba al mondo la scuola guadagna 10 posizioni e si colloca 5a in Europa

Valutato per la sua esperienza didattica e personale e per la capacità di aprire nuove opportunità professionali e di networking, l'Mba di SDA Bocconi school of management ottiene un piazzamento nella top 5 europea del ranking 2017 dei migliori programmi Mba full-time pubblicato da The Economist. Nella classifica delle 100 migliori scuole, SDA Bocconi, unica italiana presente, si colloca infatti al 28° posto nel mondo (+10 posizioni) e 5a in Europa (+5 posizioni).

Il ranking è basato per il 50% su dati forniti dalle scuole e per il 50% dalle valutazioni date dagli attuali studenti e dai diplomati recenti e i criteri analizzati coprono 4 categorie principali: l'apertura di nuove opportunità di carriera, lo sviluppo personale e l'esperienza formativa, l'aumento salariale dopo l'Mba e le opportunità di networking che si prospettano.

«La valutazione dell'Economist è tra le più complete perché prende in considerazione il valore della formazione ma anche lo sviluppo della persona su cui SDA Bocconi punta molto anche grazie all'introduzione nel programma di attività di coaching e soft skills», commenta Stefano Gatti, direttore dell'Mba dal 2014 fino all'edizione 2016/17. «Tra i parametri considerati anche le nuove opportunità professionali che si aprono per i diplomati, il valore del corpo docenti e il networking con la rete degli alumni. Essere nella top five vuol dire avere ottenuto una buona performance su tutti questi parametri e quindi essere sicuri di offrire ai nostri studenti un programma in grado di accelerare la loro carriera».

SDA Bocconi si conferma nuovamente l'unica scuola italiana presente in tutti i principali ranking internazionali. Il mese scorso il suo Mba si era posizionato come il quinto miglior programma al mondo (esclusi quelli Usa) della durata di 12 mesi secondo Forbes mentre risulta 9° in Europa nel ranking di Financial Times.