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UniCredit Master CIB: un nuovo formato per i programmi su misura

, di Fabio Todesco
Nella sua ottava edizione, il programma MBAlike di SDA Bocconi per i talenti del Corporate Investment Banking passa a una formula blended e pone maggiore attenzione alle soft skill e alle abilita' relazionali

L'UniCredit Master CIB, uno dei più importanti programmi su misura di SDA Bocconi School of Management, passa a un formato innovativo e blended con l'ottava edizione, partita ieri. Trentasei giovani talenti di UniCredit Corporate & Investment Banking da dieci paesi e otto settori d'attività si sono incontrati a Milano con i professori Bocconi e i top manager UniCredit (compresi i co-head della CIB Division, Olivier Khayat e Gianfranco Bisagni) per una giornata d'apertura che vuole mettere le basi di un corso di 18 mesi che il suo direttore, Stefano Gatti, descrive come "un programma MBA-like".

Il general management, la strategia, persino la logistica e altre discipline svolgono un ruolo importante per due ragioni: i dirigenti del CIB devono capire come ragionano i loro clienti aziendali e "i partecipanti", afferma Thomas Kelly, program manager di UniCredit, "vengono scelti nell'ambito di un Talent Pool che include i nostri futuri potenziali leader. Tutti hanno già una solida formazione specialistica".

Il nuovo Master CIB è blended, ovvero alterna l'apprendimento a distanza e faccia a faccia, secondo un modello che prevede una prima sessione introduttiva in classe, seguita da un periodo di apprendimento a distanza e una sessione di ripresa finale, di nuovo in presenza, per discutere le conoscenze acquisite. "Rispetto alle edizioni passate", afferma Gatti, "dedichiamo più attenzione alle soft skill e alle abilità relazionali e non è un paradosso che lo si faccia in un programma blended, perché i manager sono chiamati ad esercitare le loro soft skill in un ambiente sempre più digitale".

La nuova struttura è il risultato di un processo di co-design gestito dai professori Bocconi, dai responsabili UniCredit e dal personale di BETA e Learning Lab, i centri che pianificano il futuro dell'apprendimento all'Università Bocconi e alla SDA. "La progettazione di un programma blended non è come quella di un corso tradizionale", afferma Leonardo Caporarello, direttore di entrambi i centri e professore di Organizzazione. "Qui possiamo sfruttare la nostra esperienza di progettazione di apprendimento a distanza e la nostra conoscenza della ricerca all'avanguardia nel settore. In un programma blended come il Master CIB l'esperienza di apprendimento si estende sia in senso orizzontale, perché gli strumenti di apprendimento vanno dai libri tradizionali agli strumenti interattivi di assessment on-line, sia verticalmente perché i partecipanti possono tornare a qualsiasi sessione online in qualsiasi momento e valutare le proprie conoscenze più volte, se necessario". Il processo di co-design è una chiave per aumentare quella soddisfazione dei clienti, che ha recentemente portato SDA Bocconi School of Management a inserirsi tra le cinque migliori scuole del mondo per i programmi su misura nella classifica del Financial Times.

"In questo caso", dice Kelly di UniCredit, "abbiamo trovato un buon equilibrio tra presenza e distanza, salvaguardando la dimensione interattiva".

(Al centro della foto di Piero Bellebono: Gianfranco Bisagni, Stefano Gatti e Olivier Khayat)