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Didattica

Quando gli studenti ripensano un brand usando la psicologia

, di Benedetta Ciotto
Il corso di Psychology of marketing, tenuto da Zachary Estes, ha visto gli studenti realizzare progetti per i marchi Vitasnella, Pampers, Bertolli e CheBanca!, i cui manager sono stati invitati in aula per assistere alle presentazioni

Si è chiuso da poco il corso opzionale di "Psychology of Marketing" tenuto da Zachary Estes (Dipartimento di marketing) il cui scopo è stato quello di far recepire agli studenti le nozioni della psicologia applicata al comportamento del consumatore e alle strategie di marketing non solo attraverso le classiche lezioni frontali, ma anche attraverso l'elaborazione di progetti di "brand make-over". "Gli studenti si sono divisi in gruppi e hanno lavorato sui brand Vitasnella, Pampers, Bertolli e CheBanca!, elaborando dei progetti in cui hanno analizzato il brand scelto e proposto dei suggerimenti per migliorarlo", spiega Estes. Verso la fine del corso i manager dei diversi brand sono stati invitati alla Bocconi per ascoltare i progetti degli studenti e fornire loro un feedback.

I diversi gruppi di lavoro hanno esplorato la storia del brand, analizzato la sua identità e identificato i target per proporre cambiamenti nella strategia di marketing relativi, tra le altre cose, al logo, al packaging del prodotto, ai social network, al rafforzamento della brand identity. "Noi abbiamo proposto di uniformare il Logo Vitasnella che attualmente è diverso per l'acqua, lo yogurt e i prodotti di bakery", dice Claudia Russo, studentessa al terzo anno di International Economics and Management (Biem), "Inoltre abbiamo ideato un packaging per lo yogurt trasparente, in modo che il consumatore possa scorgere gli ingredienti e quindi rendersi conto della qualità del prodotto, e dalla forma allungata, per trasmettere un senso di benessere".

Anche il gruppo di Fabrizio Sambuco, studente di Economic and Social Sciences (Cles), che ha lavorato sul brand Bertolli, ha proposto un cambiamento nel packaging: "Ci piaceva l'idea di aggiungere degli elementi tattili alla classica bottiglia d'olio. Abbiamo pensato a una bottiglia visivamente simile a un fiasco di vino, con la base avvolta nella paglia, per trasmettere un'idea di sincerità e natura, in linea con l'identità del brand". Agli studenti che hanno lavorato al brand CheBanca! è stata invece data una direttiva specifica: "Ci è stato chiesto di trovare un modo per attrarre un target di individui benestanti", spiega Victor Galuppo, studente di International Economics and Management (Biem). "Alla presentazione c'erano 3 manager di CheBanca! e siamo stati molto orgogliosi di sentire che le loro impressioni sul nostro lavoro erano positive".

"Esporre i nostri progetti di fronte ai manager di aziende che lavorano nel campo da anni è stata un'occasione di apprendimento preziosa e il fatto di sapere di ricevere un feedback è stata un'ulteriore spinta motivazionale", dice Claudia Alagia, che studia Economia aziendale e management (Cleam) e che ha lavorato sul brand Pampers. "Inoltre il corso era strutturato in modo che potessimo anche ricevere, dopo la presentazione, i commenti dei nostri compagni, oltre che del professore, e questo è stato molto costruttivo".