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Didattica

Tuffarsi nei processi aziendali con un gioco di ruolo

, di Tomaso Eridani
Cosi' gli studenti AFC sperimentano tutti gli aspetti legati alla valutazione di progetti di investimento all'interno di un'azienda

Un confronto vivace e serrato tra gli studenti è andato in scena settimana scorsa al corso di Performance Measurement and Control Systems di Angelo Ditillo durante un gioco di ruolo organizzato per simulare la valutazione di alcuni progetti di investimento all'interno di un'azienda. Un esperimento pensato per illustrare agli studenti tutti gli aspetti multidimensionali di questi processi di valutazione e sviluppare le loro capacità di confronto.

Nella prima parte del gioco di ruolo la classe, del Master of Science in Accounting, Financial Management and Control (AFC), è stata suddivisa in sette gruppi. A un gruppo è stato assegnato il ruolo di comitato di valutazione; tre gruppi hanno lavorato sulla presentazione dei tre progetti con dati e argomentazioni a sostegno; e gli ultimi tre gruppi hanno avuto il ruolo di analizzare gli aspetti critici dei progetti. Nella seconda parte i gruppi promotori hanno presentato i progetti (per esempio l'introduzione di un nuovo prodotto o l'acquisizione di un'azienda) al comitato che, dopo un confronto con i gruppi contrapposti, ha poi giudicato quello più meritevole su basi finanziarie, strategiche e di rischio.

"E' un gioco di ruolo pensato per permettere agli studenti di capire e approfondire tutti i processi che fanno parte di una valutazione di un progetto. Si analizzano infatti non solo gli aspetti finanziari ma anche quelli di strategia, di credibilità e di rischio," spiega Ditillo, direttore dell'AFC. "Si sviluppa così la capacità di valutare un progetto da più punti di vista ma anche l'abilità di presentare in modo efficace e le skill di dialettica e confronto."

"Abbiamo prima analizzato la teoria e i dati e poi lavorato sulla presentazione - proprio come si farebbe nel mondo del lavoro. Questa esperienza è molto utile per la nostra carriera futura," spiega Moritz Howaldt, tedesco iscritto al primo anno dell'AFC, che ha fatto parte di uno dei gruppi promotori. "Ci si trova tutti buttati in una nuova situazione, tutti devono essere preparati ad essere chiamati a confrontarsi e si impara ad essere flessibili."

"Con questa esperienza si va oltre lo studiare sul libro o un semplice case study," racconta Fabio Sperati Ruffoni, studente al primo anno dell'AFC, che ha fatto parte di uno dei gruppi degli sfidanti. "Questo approccio infatti favorisce un'analisi diversa, più partecipativa e più completa."