Una guida per capire meglio la propria idea d'impresa
Avete mai immaginato di poter configurare un business proprio come si configura un'autovettura? È quel che fa "Start-up!". È un'applicazione on line che guida l'utente nella creazione di modelli di business partendo da un progetto imprenditoriale, che si tratti di un nuovo prodotto, un servizio o una start-up. Aiuta a colmare il divario tra l'idea iniziale e la sua realizzazione concreta. "Start-up!" è una learning solution creata nel 2012 dal Learning Lab di SDA Bocconi School of Management (il direttore Leonardo Caporarello e Simona Tripoli) e da membri della faculty (Francesco Saviozzi e Federico Visconti). Finora è stata usata al Master in imprenditorialità e strategia aziendale (Misa) e al Programma di sviluppo manageriale (prossimo utilizzo il 2 luglio al Misa). Ma potrebbe competere con simili prodotti disponibili sul mercato, dicono i suoi creatori.
Start-up! si basa sul Business Model Canvas, uno schema cartaceo molto diffuso da riempire con informazioni relative a un progetto imprenditoriale, dalla value proposition alle fonti di costo. Ora, dimenticate carta e pennarelli e pensate piuttosto allo schermo di un Nokia Lumia. Sostituite le icone del telefono, dell'email, del browser e della fotocamera con dieci blocchi dedicati a ricavi, partner chiave, rapporti con i clienti e così via. Ora avete un'idea di come si presenta "Start-up!". La chiave è la semplicità. Se si clicca sull'icona "Mercato", ad esempio, si accede a una pagina in cui viene chiesto di definire il target di business, identificarne i bisogni, valutare l'offerta dei competitor. Ed è meglio avere le idee chiare, perché si è chiamati a fare accurate valutazioni qualitative e quantitative.
"Start-up! obbliga a rispondere a domande che si tende ad eludere: costringe a prendere posizione", spiega Francesco Saviozzi. "È una guida alla scoperta e all'approfondimento della propria idea". Un errore comune quando si lavora a un business plan è pensare che avere una buona idea sia sufficiente. Ovviamente non lo è. È necessario un processo di analisi e razionalizzazione. "Un conto è dire: vorrei andare sul mercato e offrire il mio prodotto a un target giovane. Un'altra cosa è avere a propria disposizione uno strumento che spinge ad analizzare ogni singolo dettaglio relativo al target". Start-up! ha altre caratteristiche positive: è coerente, immediato e mobile compliant. È sofisticato senza darlo a vedere. Dopo aver esplorato ogni blocco e compilato ogni campo, si ottiene una presentazione finale, dotata di grafici generati automaticamente, pronta per essere sottoposta a un ipotetico investitore.
"Start-up! è una scatola vuota che contiene un metodo intuitivo", dice Simona Tripoli. "È uno strumento self-contained. Non c'è una sequenza obbligata da seguire. Vi si può accedere in modo indipendente da qualsiasi area". E si è sempre in tempo per raffinare le ipotesi e registrare cambiamenti avvenuti sul mercato, proprio come farebbe un'azienda che sta per lanciare un nuovo prodotto o servizio. "Chi lo usa comprende un concetto importante: tutte le aree sono collegate e un piccolo cambiamento impatta sull'intero modello di business. "Start-up!" permette di verificarlo in tempo reale".