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La Lila in Bocconi sceglie le sue campagne di comunicazione

, di Susanna Della Vedova
Gli universitari e la comunità gay i target di riferimento per a gara

Emozionati, forse anche un po' tesi. Alla lavagna luminosa in power point, come succede durante le presentazioni di progetti, i ragazzi del corso di Marketing events del master Mimec della Bocconi hanno illustrato a chi, la Lila, la Lega italiana per la lotta contro l'Aids, in questo caso, ha commissionato loro la realizzazione della prossima campagna di comunicazione. In gara sei squadre per due progetti. Ai primi tre gruppi era stato chiesto di realizzare una campagna per i giovani universitari; ai restanti tre gruppi di pensare alla realizzazione di una serata al Borgo karma per la comunità gay. Obiettivo comune l'informazione, la prevenzione e l'eventuale diagnosi del virus dell'Hiv.

"Non Li Lasciare a casa! I dubbi Li Lascio agli altri!" Questo lo slogan del progetto vincitore realizzato per i giovani universitari. La campagna si sviluppa in due momenti: il pre vacanze in cui ci si domanda cosa si deve fare e cosa non si deve dimenticare in valigia per non incorrere in errore, e il post vacanze in cui ci si deve chiedere cosa si deve fare, invece, per verificare se non si è commesso l'errore. In sintesi non si deve dimenticare il preservativo, ma, se lo si è fatto, non ci si deve dimenticare il fare il test al ritorno dalle vacanze.
"L'obiettivo del nostro lavoro", racconta Valentina Manera, portavoce del gruppo a cui hanno lavorato anche Giulia Babudri, Anastasia Pittini e Silvia Segale, "era convincere dell'importanza del tema, senza impaurire gli studenti, ma rendendoli consapevoli della necessità della prevenzione. L'idea è nata dalla volontà di coniugare semplicità e chiarezza, lanciando un messaggio che fosse in linea con lo stile diretto, e nonostante il tema, ironico di Lila".


"E' stato difficile scegliere quale progetto definire il migliore, sia che venga realizzato sia che rimanga al momento solo un'idea", fa sapere Lella Cosmaro della Lila. "Tutti i gruppi hanno con i loro contenuti raggiunto il target richiesto usando linguaggi che si avvicinano molto a quelli utilizzati da Lila. "Riteniamo che i ragazzi abbiano utilizzato il linguaggio giusto per la nostra associazione, che abbiano passato contenuti corretti dal punto di vista della prevenzione e avuto idee originali" conclude Cosmaro.Questa è anche la motivazione che ha fatto scegliere il progetto pensato per la comunità gay. Anche per loro il lasso temporale prevedeva un prima, con la prevenzione, e un poi con la verifica col test.
"The condom beach night" il titolo della campagna di Valentina D'Aniello, Andrea Facchinelli, Carla Galvan, Samanta Morandi, Micol Orifiammi e Maria Paladin Furlan. "Abbiamo pensato ad un target piuttosto ampio di età, dai 20 ai 50 anni" fa sapere il gruppo, "cercando un linguaggio e un momento che potessero essere spesi per tutti e che mirassero a sensibilizzare gli omosessuali all'uso del preservativo, indurre ed effetuare il test Hiv e generare accessi al sito Lila e quindi incrementare la visibilità mediatica".
"Il brief della Lila era particolarmente impegnativo" commenta Diego Rinallo, docente del corso al master, "bisognava trovare il modo di superare stereotipi, pregiudizi, guardare in faccia un tema che spesso suscita pensieri sgradevoli ed emozioni di disagio. Gli studenti hanno risposto da veri professionisti, andando al di là delle aspettative sia mie sia di Lila, e rendendomi profondamente orgoglioso".
Visibilmente emozionato nel ringraziare la sua classe Rinallo conclude. "Avete dato tutti il massimo, andando ben oltre i contenuti che noi docenti cerchiamo di trasmettervi".