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Prossima fermata Milano

, di Gianmario Verona - ordinario presso il Dipartimento di management e tecnologia
La citta' e' una delle capitali europee del talento. Ha formato talenti e adesso deve lavorare affinche' questi talenti si fermino, come spiega Gianmario Verona nell'editoriale di apertura del nuovo numero del magazine Bocconi viaSarfatti25'

Mentre gli studenti sono impegnati negli esami, la Bocconi è stata affollata dai tanti ricercatori provenienti da tutto il mondo per partecipare ai 4 congressi che abbiamo organizzato e ospitato a giugno (Customer Journeys in a Digital World, ERES, BAIC, ARCS) . E ancor di più ne arriveranno tra luglio e agosto per le conference in programma di LEAP, SIMA, Geoinno e EEA-ESEM. È un doppio segnale positivo: da una parte la ripresa della mobilità internazionale dopo i lockdown imposti dalla pandemia, dall'altra la conferma dell'attrattività e della reputazione della Bocconi tra i nostri partner e stakeholders accademici. Così come il successo dell'edizione della Design week da poco conclusasi è il segnale che Milano torna a correre come e più degli anni successivi ad Expo 2015 per essere pronta per l'appuntamento olimpico di Milano-Cortina 2026 a cui pure Bocconi sta contribuendo con studi sull'impatto.

copertina numero di giugno magazien BocconiÈ indubbio che Bocconi, e in generale il sistema universitario e di ricerca milanese, goda della forza trainante di Milano così come lo sviluppo della città sia avvantaggiato dall'ecosistema universitario e dai suoi poli di eccellenza nelle scienze della vita, nel digitale e delle scienze sociali. Milano con i suoi 220mila studenti universitari e i tanti ricercatori che popolano le università, e sempre di più popoleranno centri di ricerca come Human Technopole, è una delle capitali europee del talento, è una città che più di altre ha messo al centro il capitale umano. Bocconi, lavorando per costruire un ambiente accademico di valore e servizi e accoglienza per i ricercatori e le loro famiglie, ha oggi un terzo della sua faculty internazionale che si aggiunge al 25% di studenti provenienti da oltre 90 paesi.
In questi anni molto si è fatto insieme per attrarre i talenti. Ora è arrivato il momento di impegnarsi per fare in modo che questi talenti si fermino per restituire a Milano (e all'Italia) parte dell'investimento fatto su di loro. Dobbiamo chiudere il circolo virtuoso e per farlo dobbiamo essere, per esempio, altrettanto attrattivi per le multinazionali che devono sceglierci come headquarter europeo.