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I Frammenti dei paesaggi di Tullio Pericoli in mostra in Bocconi

, di Andrea Celauro
Dopo la retrospettiva dedicata al Palazzo Reale di Milano, e' l'Ateneo di via Sarfatti a rendere omaggio al pittore e designatore. Trentasei le opere esposte fino a settembre 2022

Trentasei dipinti, più una decina di volumi pubblicati dall'artista e il catalogo della recente retrospettiva dedicatagli a Palazzo Reale: così, con una mostra che da questa settimana e fino a settembre sarà visitabile in via Sarfatti 25 (secondo gli orari di apertura dell'edificio), la Bocconi rende omaggio al pittore e disegnatore Tullio Pericoli. La mostra, dal titolo 'Frammenti di paesaggi' e che presenta una selezione delle molte opere che l'artista ha dedicato alla riflessione sul paesaggio marchigiano, si inserisce nelle attività di Bocconi Art Gallery, il progetto di promozione dell'arte contemporanea dell'Università.

Pericoli anche sarà protagonista, il 4 aprile alle ore 18 presso la sala di lettura della Libreria Egea (Viale Bligny 22, Milano), di un evento di presentazione dei suoi volumi che vedrà la partecipazione di Severino Salvemini, alla guida del Comitato per l'arte contemporanea in Bocconi, e del giornalista di Repubblica Armando Besio.

"Siamo davvero onorati che Tullio Pericoli abbia scelto l'Università Bocconi per presentare una selezione delle sue opere recenti su un paesaggio così caratteristico come le colline marchigiane", sottolinea Severino Salvemini presentando la mostra. "Insieme alle opere abbiamo deciso di esporre anche la serie di volumi che l'Artista ha realizzato negli ultimi anni, sia raccogliendo ritratti e dipinti dell'intera sua produzione che sviluppando argomenti concettuali sulla sua estetica e sul suo stile pittorico. In occasione della mostra, intorno ad aprile 2022, l'Università organizzerà una presentazione ufficiale dei dipinti e dei libri, in cui l'Autore potrà siglare le copie con le sue preziose dediche disegnate".

Tullio Pericoli è nato in provincia di Ascoli Piceno nel 1936, ma è a Milano, dove vive dal 1961, che si è affermato come pittore e disegnatore. A partire dagli anni '70 inizia a collaborare con la rivista «Linus», con il «Corriere della Sera» (dal 1974) e con il settimanale «L'Espresso». Intanto espone le sue opere a Milano, Parma, Urbino e presso l'Olivetti di Ivrea. Artista con una attività feconda e multiforme, ha realizzato opere che hanno trovato accoglienza in esposizioni, pagine di giornali, volumi, committenze. Un'attività che nell'ultimo ventennio si è concentrata sul paesaggio, ma che ha visto anche ritratti di personaggi della cultura, pubblicati in tutto il mondo, e incursioni nel teatro, con le messe in scena di opere per l'Opernhaus di Zurigo e il Teatro alla Scala di Milano.