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#GenerazioneEU 2022 propone agli studenti una sfida all'ultimo dibattito

, di Andrea Celauro
Un vero e proprio campionato di debate: cosi' la seconda edizione dell'iniziativa di Bocconi e Repubblica in collaborazione con la rappresentanza italiana della Commissione europea e dell'Ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Italia stimolera' i ragazzi a riflettere sull'Europa. Il partner tecnico e' la rete WeDebate

Un buon modo per capire in maniera profonda i temi che animano il dibattito europeo è di certo quello di discuterne. Coglierne la dimensione, analizzarne i problemi e dibatterne insieme per studiare possibili soluzioni. Così, per #GenerazioneEU 2022, la seconda edizione dell'iniziativa, l'idea è stata proprio questa: un torneo di dibattito per diffondere tra i ragazzi la conoscenza sui temi e la cultura europea. Il campionato, è organizzato dalla Bocconi, attraverso al Cattedra Achille e Giulia Boroli di studi europei, insieme a Repubblica, con il supporto tecnico della Rete WeDebate con la scuola capofila nazionale ITE Enrico Tosi di Busto Arsizio e in collaborazione con la Rappresentanza italiana della Commissione europea e dell'Ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Italia.

L'iniziativa, che è dedicata agli studenti dell'ultimo triennio delle superiori e che può rientrare nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO), si svolge in più fasi (a questa pagina tutte le info).

In una prima fase, per la quale le iscrizioni sono aperte dal 21 ottobre, i ragazzi assisteranno a quattro lezioni online. Una lezione, il 12 novembre, li avvicinerà all'attività di debate, mentre tre lezioni tenute dai professori della Bocconi e dei rappresentanti delle istituzioni europee li formeranno su alcuni dei temi in discussione in Europa: il 19 novembre, Carlo Altomonte, professore di politica economica europea, si domanderà se "Stiamo davvero costruendo un'Europa a prova di Next Generation?"; il 26 novembre, Eleanor Spaventa, professore di diritto europeo, discuterà di "Stati Uniti d'Europa: sogno o incubo?"; il 3 dicembre, Gianmarco Ottaviano interverrà su "Migranti sì, migranti no, migranti forse: come l'Europa gestisce i flussi migratori".

Con questo bagaglio di nozioni e con a disposizione anche le 10 videolezioni della prima edizione di #GenerazioneEU, gli studenti interessati potranno iscriversi alla seconda fase del progetto, che si terrà dal 27 gennaio al 10 febbraio e che li introdurrà in maniera specifica al campionato attraverso tre incontri online di preparazione al dibattito.

Infine, tra marzo e aprile, il torneo vero e proprio: vi si accederà soltanto in squadra (da 3 a 5 debaters della stessa scuola) e ci si scontrerà sia sui temi assegnati dopo il ciclo di lezioni della seconda fase, sia su temi che potranno essere assegnati al momento. E come in un vero campionato, le squadre che supereranno la fase a gironi parteciperanno alle fasi ad eliminazione diretta fino ad arrivare in finale.

L'iniziativa si concluderà nella primavera 2022, quando saranno annunciati e premiati i vincitori del torneo di dibattito.

Questa seconda edizione di #GenerazioneEU innova quindi la formula di un contest che l'anno scorso aveva circa 2.000 studenti dalle scuole superiori di 17 regioni italiane. In quell'occasione, i ragazzi erano stati chiamati a seguire 10 video lezioni create ad hoc dai docenti della Bocconi (si andava dal tema del digitale, a quelli della parità di genere e delle opportunità di lavoro nell'Europa di oggi, passando per i temi più prettamente economici e di diritto) e a produrre o una campagna social su Instagram o un testo in forma di lettera aperta alle Istituzioni europee o di articolo giornalistico (qui un resoconto sui vincitori).

"Con questa seconda edizione di Generazione EU prosegue il cammino di diffusione tra i giovani della conoscenza sui molteplici aspetti delle istituzioni e della cultura europea", spiega Gianmarco Ottaviano, titolare della Cattedra Achille e Giulia Boroli di studi europei della Bocconi. "L'Unione Europea è una realtà complessa e gli studenti delle scuole superiori di oggi contribuiranno a determinarne l'evoluzione negli anni a venire. È importante quindi che ne capiscano gli obiettivi e le dinamiche nel modo più approfondito possibile, per poterne immaginare e disegnare il futuro in un momento storico di straordinario cambiamento a livello nazionale, europeo e globale".