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Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid19

, di Barbara Orlando
L'impegno della Bocconi e della sua comunita' oltre il minuto di silenzio

Il 18 marzo 2020 i mezzi militari, a Bergamo, sfilavano per le strade con a bordo le salme delle vittime da Covid19. Quell'immagine, che ha fatto il giro del mondo, è diventata il simbolo del prezzo che in termini di vite umane, oltre 100mila, l'Italia sta pagando alla pandemia. Per questo il 18 marzo è stato scelto come Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid19.
La Bocconi ha aderito alla giornata invitando la sua comunità on campus a rispettare un minuto di silenzio.

Fin dal primo lockdown la comunità bocconiana si è impegnata per la lotta alla pandemia facendo ricorso a tutte le sue risorse e componenti. Sul fronte della ricerca in particolare la Bocconi ha dato vita al Covid crisis lab, laboratorio di ricerca multidisciplinare che ha l'obiettivo di studiare gli impatti della pandemia su salute e sistemi sanitari, economia, finanza e impresa, società e sistemi legali. Importante l'impegno in solidarietà sia nei confronti degli studenti, per sostenere i quali sono state aumentati gli investimenti in borse di studio, sia di Milano e Lombardia con una raccolta di fondi che ha coinvolto tutta la comunità bocconiana.

La prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid19 ricorre in periodo in cui gran parte dell'Italia e Milano sono in zona rossa che per Bocconi, così come per tutte le università, significa avere i propri professori e studenti impegnati nella didattica a distanza. Per questo il minuto di silenzio si è diffuso fuori dalle aule e dal campus Bocconi per entrare nelle case di tutti.