La Bocconi hub per un confronto sulle sfide per la formazione internazionale
Il mondo della formazione è stato profondamente scosso dall'impatto dell'emergenza COVID19 e si trova oggi ad affrontare importanti ed impegnative sfide. Sarà questo il tema fulcro del 47° congresso del PIM (Partnership in International Management), il più antico dei grandi network internazionali che raggruppa alcune delle più prestigiose università e business school del mondo, ospitato e organizzato dalla Bocconi e che quest'anno si svolgerà in modalità virtuale.
Nato nel 1973, per promuovere la cooperazione internazionale, il PIM oggi raccoglie 66 università e business school dai cinque continenti. Il congresso annuale sarà occasione per discutere delle strategie del PIM per crescere e svilupparsi e di come affrontare le nuove sfide per il mondo della formazione internazionale.
"E' un grande piacere ed onore ospitare questo congresso," afferma Stefano Caselli, prorettore per l'Internazionalizzazione della Bocconi e Chair per l'area EMEA (Europa, Middle East e Africa) del PIM. "Abbiamo davanti delle grandi sfide. Il concetto di mondo globale, con mobilità e scambi internazionali senza limiti, è oggi in discussione ed è dunque importante oggi più che mai dimostrare il nostro senso di comunità e abilità come grande network internazionale nel reagire ai cambiamenti."
Il congresso apre mercoledì 7 con la keynote speech di Mario Monti, presidente della Bocconi, sulle sfide globali nell'era post Covid e prosegue con due giorni di discussioni e gruppi di lavoro su temi come l'innovazione nella formazione in tempi di Covid e su come continuare a favorire lo scambio internazionale di studenti in questo periodo. Si chiuderà poi venerdì 9 con la General Assembly del PIM e la keynote speech di Ilaria Capua, virologa e direttrice dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida.