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Il futuro secondo Vittorio Colao

, di Benedetta Ciotto
Il top manager ha discusso con gli studenti dei grandi trend che contribuiranno a disegnare il prossimo futuro. L'evento ha aperto il ciclo di incontri A Conversation With

Si è aperto con Vittorio Colao, consigliere di amministrazione di Unilever e Verizon e special advisor di General Atlantic, nonché past CEO di Vodafone, il ciclo di appuntamenti A conversation with..., riservati a un numero limitato di iscritti per favorire un dialogo diretto tra l'ospite e il pubblico. Lo speaker ha accompagnato gli studenti in un viaggio attraverso i grandi trend che, con le loro evoluzioni, contribuiranno a disegnare il prossimo futuro, futuro che si troveranno ad affrontare in prima persona e che dovranno imparare a conoscere in qualità di attori principali. "È stato un onore inaugurare questo ciclo proprio con Colao, figura racchiude i valori del bocconiano ideale" dice Antonella Carù, Direttore della Scuola superiore universitaria "non a caso è Alumnus Bocconi dell'Anno 2003, membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi e, cosa molto importante per noi, un donor che sostiene studenti meritevoli con borse di studio".

"Come penso che sarà la vita tra 5 o 10 anni? Di sicuro tutto dipenderà dall'evoluzione di 5 grandi fattori", spiega Colao agli studenti, che invita a interromperlo e a condividere con lui eventuali perplessità o idee, non solo dopo ma anche durante il suo speech. Primo fattore, l'evoluzione nel comportamento e nei gusti dei consumatori, che ad oggi sono sempre più orientati verso salute, benessere, sostenibilità e buone pratiche. Poi le innovazioni tecnologiche; il continuo incremento di skill e competenze dei lavoratori, che saranno via via sempre più qualificati; la dimensione dei mercati e infine l'evoluzione della società e della politica, "fattore importante, ma che ha un alto tasso di imprevedibilità", precisa. Le aziende si troveranno a dover affrontare molti dilemmi, tra nuovi modelli di business e varietà di competenze da integrare. E' invece certo, a suo avviso, che in futuro il capitale umano sarà fondamentale: "Sono e saranno sempre le persone, a fare la differenza".