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Angelo Bozzola e le sue Tecnosculture Operazionabili

, di Susanna Della Vedova
Organizzata da Isu Bocconi, la mostra sara' inaugurata lunedi' 24 giugno alle ore 18. La mostra sara' allestita nella sala Ristorante dell'Universita' Bocconi in via Sarfatti 25 fino al 13 settembre da lunedi' a sabato dalle ore 9 alle ore 12.

"La coerenza con cui Angelo Bozzola ha insistito in una ricerca che affonda le sue radici nella lontana vicenda del MAC milanese (attorno agli anni cinquanta) per giungere – ancora intatta e vitale – ai nostri giorni, è di per sé esemplare", afferma il critico d'arte Gillo Dorfles.

Pertanto dalla costruzione di un'immagine plastico-spaziale ben definita, quale era ed è il suo modulo trapezio-ovoidale, Bozzola ha, lungo il corso degli anni, moltiplicato le esperienze che l'hanno condotto ad opere decisamente plastiche, ad altre bidimensionali e di tenore piuttosto grafico, ad altre ancora dove l'elemento modulare vale a comporre delle complesse "Tecnosculture Operazionabili" (secondo la definizione dello stesso autore).

Il modulo, come elemento base d'un operare artistico, è stato impiegato da molti ricercatori nella nostra epoca, a partire dalle prime leve concrete - costruttiviste, sino alle più recenti ricerche della "Nuova Tendencija" zagabrese, dell'arte programmata italiana, della popart internazionale.

"Nel caso di Bozzola, la sua aderenza, e, diremmo, totale sottomissione, a questa costante modulare", prosegue Dorfles, "gli ha consentito peraltro di sviluppare una gamma assai varia di opere che vanno dal multiplo costruito in materiali diversi, alla vera e propria scultura metallica, dalle carte cromaticamente elaborate, ad alcune più fantasiose variazioni grafiche nelle quali, forse, è rintracciabile una tendenza verso un neodecorativismo non privo, crediamo, di interessanti possibilità evolutive".

Ingresso libero