Contatti
Università

I miei paesaggi in Bocconi

, di Susanna Della Vedova
E' di Armando Fettolini la mostra che verra' inaugurata lunedi' 11 marzo, ore 18, in Bocconi. Un tentativo visionario di delimitare una realta' illimitata in uno spazio ristretto

"I miei paesaggi": così Armando Fettolini intitolava una sua mostra recente. Quei paesaggi, come questi che ora espone nella Sala-Ristorante dell'Università Bocconi, sono effettivamente "suoi".

E non solo nel senso, ovvio, che li ha dipinti lui. "Singolare appare infatti la sua interpretazione del paesaggio, perché in realtà quello che vediamo nei suoi quadri è il tentativo, visionario, di racchiudere un'estensione potenzialmente illimitata in uno spazio ristretto o, meglio, di dare un'espressione precisa a qualcosa di sfuggente", afferma la critica d'arte Elena Pontiggia.

Nelle sue opere più recenti Fettolini costruisce tavole di legno che hanno rigorose e laconiche forme geometriche. Poi in quelle tavole che riprendono il cerchio, il quadrato, il rettangolo o una schiera decrescente di trapezi, insinua un blu emotivo e sensibile, un po' come quello che Cézanne chiamava il colore della lontananza.

Si crea così uno scarto fra la rigidezza del supporto e la liricità del colore; fra la misura finita, e a volte piccola, della tavola e la vaghezza dei cromatismi che fanno pensare alla notte, al mare, al cielo, all'orizzonte e sembrano non avere limiti.

Certo, anche all'interno del quadro compaiono quadrati e cerchi. Si tratta però di geometrie ben diverse: ombre leggere che, proprio per la loro levità, potrebbero dilatarsi all'infinito.
"Fettolini", conclude Pontiggia "muove insomma da una struttura indeformabile e la ricolma di ritagli, segmenti, strisce trasparenti che sembrano voler superare le barriere di qualsiasi inquadratura.

La mostra è organizzata da ISU Bocconi, ingresso libero dall'11 marzo al 3 maggio, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12