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Usa e Cina: il tema comune dei dazi e i rischi per la crescita

, di Andrea Celauro
Francesco Daveri discute di pil e guerra tariffaria nella puntata di oggi di Morning Call, videorubrica del Sole 24 Ore Tv

Il pil del mondo cresce in media di circa il 3,5%: i paesi avanzati tra il 2 e il 2,5%, quelli emergenti circa del 5%. Per il 2019 le stime hanno visto al ribasso la crescita mondiale al 3%: quella dei Paesi avanzati è sotto il 2%, mentre quella degli Emergenti resta intorno al 5%. Negli Stati Uniti, spiega a Morning Call Francesco Daveri, professore di macroeconomia alla Bocconi e direttore dell'Mba Full time di SDA Bocconi, l'effetto delle politiche di Trump nei primi due anni di amministrazione è stato positivo: la riforma fiscale ha portato una crescita anche se il risultato sarà temporaneo. Grandi multinazionali, infatti, hanno riportato in patria profitti contabili da paradisi fiscali, ma una volta rientrati, quei capitali non produrranno ulteriore crescita. L'altra strategia americana, la guerra tariffaria, aveva l'obiettivo di riportare in patria la produzione e riequilibrare gli squilibri commerciali con la Cina. Ma lo strumento del dazio è appropriato? Per la Cina, certamente i dazi rappresentano un problema che impone un nuovo impegno del governo verso la domanda interna.

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