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Giulia e la via del volontariato

, di Andrea Celauro
Fin da piccola impegnata ad aiutare gli altri, durante l'universita' ha messo a frutto quello che ha studiato per aiutare l'associazione Avvocati di strada

Volontariato. Se c'è una cosa che descrive più di tutto Giulia Bono, più ancora del fatto che ha 22 anni, è al primo anno della laurea magistrale in marketing (dopo una triennale in Bocconi in economia aziendale e management) ed è appassionata di danza, è proprio il suo essere sempre stata impegnata nel volontariato. L'ultima esperienza, durante l'Università, è stata la partecipazione al progetto "Dai un senso al tuo profitto" nell'associazione avvocati di strada. Giulia ha raccontato tutto questo (e molto altro) sul palco del Donor Event della Bocconi, in rappresentanza, insieme a due colleghi, delle storie di merito che beneficiano di borse di studio. Giulia, infatti, usufruisce di uno degli esoneri parziali dalle tasse della BAA Scholarship.

La carriera accademica di Giulia ha avuto inizio nella provincia di Lecce, a Santa Cesarea: "I miei genitori mi hanno spronato a scegliere la Bocconi, lo hanno visto come un investimento per il futuro", racconta la giovane. "Ho potuto studiare alla triennale grazie a un esonero parziale e poi, alla specialistica, grazie alla borsa della BAA". Il primo anno, ricorda non è stato semplice: "Il passaggio da una piccola realtà, come quella alla quale ero abituata, ad una molto più grande come Milano e la Bocconi mi ha messo alla prova, ha alzato decisamente l'asticella. La Bocconi ti offre stimoli, metodi di apprendimento e occasioni che ti fanno capire che la zona di comfort alla quale sei abituata non è tutta la realtà".

Con il passaggio all'Università, tuttavia, Giulia Bono non perde l'abitudine al volontariato, che l'accompagna fin da quando era piccola: "A casa lo facevo con bambini e con gli anziani", spiega. "Qui ho continuato presso Pane Quotidiano in occasione dei community days della Bocconi e poi con il progetto Dai un senso al tuo profitto". Per quest'ultimo, durante la specialistica, è stata assegnata a un progetto che in un primo tempo la spaventava un po': "Si trattava di collaborare con l'associazione Avvocati di strada, che fornisce assistenza legale gratuita ai senzatetto". Giulia è di fronte a un dilemma: cosa fare per poter dare un contributo concreto? "Mi sono risposta che, in quanto studentessa di marketing, la cosa migliore che potessi fare per aiutare fosse mettere frutto ciò che studiavo, pertanto, insieme ad altri ragazzi ho lavorato alla promozione dell'associazione tra le aziende, creando anche un video di presentazione, e ho contattato diversi personaggi di spicco che potessero diventare testimonial del progetto. Mi occupavo della parte più legata alla comunicazione, anche sui social network".

Dal sostegno di Giulia al prossimo a quello che lei stessa ha ricevuto, ciò che emerge dalle parole della studentessa è un senso di comunità allargata. Come quella della Bocconi, "che si prende cura dei propri membri e che ti stimola a tal punto da far uscire la parte migliore di te. Anche quando noi stessi non ci rendiamo conto di dove possiamo arrivare".
L'aiuto, il sostegno, la vicinanza, per Giulia rappresentano un circolo virtuoso. "Il volontariato, così come il supporto dato da una borsa di studio, hanno dietro lo stesso principio: spingere chi li riceve a impegnarsi per poter donare a sua volta qualcosa. Quando penso a questo mi torna sempre in mente il tema del film "Un sogno per domani": ciò che fai di buono crea una catena il cui risultato finale è molto più della somma dei singoli gesti".