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Il luogo d'incontro per il family business

, di Davide Ripamonti
Le aziende a capitale familiare si incontrano e si presentano al grande pubblico a Bologna il 18 e 19 maggio per il primo Festival a loro dedicato organizzato da Corriere della Sera, Aidaf e Bocconi

E' la principale forma di impresa in Italia, con una diffusione pari all'85% per un'incidenza sul pil di circa il 40%. Le imprese e le banche a controllo familiare scelgono per la prima volta di farsi conoscere da un pubblico più vasto nell'ambito di "Family Business, il festival laboratorio delle imprese familiari", che si svolgerà il 18 e 19 maggio a Bologna, presso la Fondazione Mast, organizzato da Corriere della Sera, Associazione italiana delle aziende familiari-Aidaf e Università Bocconi.

"Si tratta di un evento creato appositamente per aprire le porte di un mondo che rappresenta un tratto peculiare dell'economia italiana", dichiara Guido Corbetta, titolare della cattedra AIdAF - EY di Strategia delle aziende familiari della Bocconi e direttore del Festival insieme con la giornalista del Corriere della Sera Maria Silvia Sacchi. "Durante la due giorni ci soffermeremo su tematiche quali l'apertura del capitale, l'ingresso di management non familiare, i modelli di governance più adatti a favorire percorsi di crescita, l'impatto delle relazioni familiari sulle strategie aziendali, le tecniche per affrontare temi legali e societari, ma anche su aspetti di education rivolti in particolare alla next generation". La scelta di Bologna non è casuale, perché, come spiega ancora Corbetta, "proprio il capoluogo emiliano è sede di una parte importante delle aziende familiari benchmark".

Ma quello delle aziende familiari non è solo un fenomeno tipicamente italiano, come si è talvolta erroneamente portati a credere, "visto che in paesi come la Spagna, la Gran Bretagna, la Germania e la Francia, ma anche in altri più lontani, come la Cina, il Brasile e l'India, la presenza di aziende familiari è molto rilevante", conclude Corbetta.
In questa prima edizione saranno presenti a Bologna, tra gli altri, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, la presidente di AIdAF Elena Zambon, un imprenditore come Brunello Cucinelli, il rettore dell'Università Bocconi Gianmario Verona, il presidente di Longanesi Ferruccio De Bortoli, il presidente di Confindustria Emilia Alberto Vacchi.