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I pastelli di William Congdon

, di Susanna Della Vedova
Lunedi' 12 marzo, alle ore 18 nella Sala Ristorante Bocconi in via Sarfatti25, l'inaugurazione della mostra dell'artista che si e' sempre mantenuto fedele alla pittura ad olio, alla spatola e al pennello rigido, ma non solo

Artista noto per essere rimasto fedele nella sua lunga carriera alla pittura ad olio, William Congdon a parte i primi approcci alla pittura, tra il 1947 e il 1949, sono ben rare le sue opere su carta. La scoperta del pastello cade nel 1982 quando, ormai settantenne, inaugura l'ultima stagione della sua pittura. Da quell'anno, infatti, si svilupperà una ricchissima produzione di opere su carta che corre parallela a quella ad olio fino al termine della sua vita.

Congdon, obbedendo alla rigidità dello stick, da quel momento rinuncia alla funzione coprente del colore e lo riduce a segno, tratto grafico, senza mortificarne il valore cromatico.
"Queste opere a pastello a differenza di quelle ad olio", commenta il critico d'arte Rodolfo Balzarotti, "sono tutte prodotte stando di fronte alla finestra osservando la terra, i campi e il cielo fuori dal suo studio. Sono frutto di attenzione, di concentrazione sull'istante, sull'attimo presente, da cui scatta come freccia d'arco il segno che trasferisce sul foglio, le tensioni, le direttrici spazio temporali, le voci in cui si compendia il dramma della creazione, dell'eterno e mutevole dialogo tra cielo e terra".

La mostra sarà visitabile da lunedì a sabato, dalle ore 9 alle ore 12, sino al 4 maggio 2018