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Liliana Segre alla scopertura della pietra d'inciampo per Giuseppe Pagano

, di Fabio Todesco
Lunedi' 29 gennaio, in memoria dell'architetto razionalista che progetto' la sede di via Sarfatti 25, morto nel campo di concentramento di Mauthausen Melk tredici giorni prima della sua liberazione

Lunedì 29 gennaio alle 12,30 (Atrio di via Sarfatti 25), la neo senatrice a vita Liliana Segre presenzierà alla cerimonia di scopertura della pietra d'inciampo dedicata a Giuseppe Pagano, l'architetto che ha progettato la sede della Bocconi di via Sarfatti 25. L'artista tedesco Gunter Demnig ha posto la pietra d'inciampo di fronte all'ingresso dell'edificio.

Le pietre d'inciampo sono un'opera d'arte diffusa, pensata da Demnig per mantenere viva la memoria delle vittime dei campi di sterminio nazisti. Si tratta di blocchetti d'ottone con incisi nome e data di nascita del deportato, il luogo di deportazione e la data di morte, quando è conosciuta.

Giuseppe Pogatschnig, italiano d'Istria, ha partecipato alla Prima guerra mondiale come irredentista, arrivando a italianizzare il suo cognome in Pagano. È entrato nella Seconda guerra mondiale da fascista, prima di aderire al movimento antifascista ed entrare in clandestinità nel 1943. Catturato e torturato, riesce a fuggire una prima volta, ma viene fatto nuovamente prigioniero e, dopo un tentativo di fuga fallito, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, dove morirà il 22 aprile 1945, nel sottocampo di Melk.

Da architetto, laureato al Politecnico di Torino, fu uno dei protagonisti del Razionalismo italiano. Oltre alla sede della Bocconi, tra le sue opere si ricordano Palazzo Gualino a Torino e l'Istituto di fisica dell'Università di Roma.