Contatti
Università

La nostra forza e' l'avere un progetto comune

, di Gianmario Verona - ordinario presso il Dipartimento di management e tecnologia
L'editoriale del rettore Gianmario Verona sul numero di dicembre del mensile viaSarfatti25

Lo scorso 28 novembre con un'emozione e una tensione tutte diverse sono salito sul palco della nostra aula magna di via Roentgen per la mia prima inaugurazione di un anno accademico.

Per prepararmi a questo momento ho ripensato all'anno trascorso, ai tanti progetti già realizzati e a quelli messi in cantiere per l'anno entrante. Ho pensato agli studenti e agli alumni che ho incontrato, ai colleghi (professori e staff) che ho imparato a conoscere giorno dopo giorno in un ruolo diverso rispetto a quanto mi era capitato sino all'anno scorso. E ho capito subito una cosa: su quel palco non sarei stato solo e così, almeno in parte, almeno la tensione, ovviamente non l'emozione, è passata.

Seppur tutto ciò possa apparire retorico, in realtà una cosa più di altre ho infatti imparato in questi 12 mesi: che l'importanza del lavoro di squadra, che ho sempre praticato nelle responsabilità gestionali che ho ricoperto in questi anni, ma ho sempre anche cercato di trasferire in aula ai miei studenti di tutte le età, è non solo importante in sé e per sé. La sua crucialità è anche direttamente proporzionale alla complessità dei problemi da affrontare e alla responsabilità gerarchica ricoperta. Il lavoro di squadra si basa sul valore della condivisione. Una non esiste senza l'altro, e l'altro non si esprime pienamente senza una profonda condivisione di obiettivi, stili, idee ma anche insuccessi e ostacoli da superare. Ho anche imparato che la squadra è quella che formi a tavolino all'inizio di un progetto, ma è anche quella che si concretizza giorno dopo giorno con le persone che incontri e che poco alla volta si sentono parte di quello stesso progetto.

La forza di Bocconi, a partire dal suo Presidente e dal Consigliere Delegato sino allo studente che si è immatricolato per ultimo nell'AA entrante, è nel riuscire ad avere un progetto comune e nell'aggregare intorno a quel progetto compagni di squadra diversi con competenze straordinarie, che condividono però una visione comune. Tutto ciò dà alla Bocconi un enorme potenziale di innovazione.

Il 28 novembre non è stata solo la mia prima volta ad un'inaugurazione dell'anno accademico perché insieme a me, mentre leggevo una lunga relazione, c'era tutta la squadra Bocconi, c'erano tutti quelli che direttamente o indirettamente, on campus o da ogni angolo del mondo, quella relazione hanno contribuito a scriverla. A tutti sono profondamente grato, auspicando che continuino a contribuire a realizzare nel rispetto della tradizione una Bocconi sempre più prestigiosa, innovativa e globale.