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Le visioni di Tano Santoro

, di Susanna Della Vedova
Da lunedi' 26 giugno nella Sara Ristorante della Bocconi, venti opere e una decina di bozzetti del pittoreincisore

Sarà inaugurata lunedì 26 giugno la mostra Visioni di Tano Santoro, pittore-incisore tra i più noti per il suo "Realismo. La mostra è organizzata da Divisione Studenti ISU Bocconi e rimarrà allestita sino al 15 settembre.

Venti opere e una decina di bozzetti, una selezione delle Visioni dell'artista, tele di grande formato (almeno 2 metri) e bozzetti, tutti senza titolo, "una trama di segni e di luci che hanno modificato profondamente, pur senza tradirlo, la sua nozione di Realismo", spiega la curatrice della mostra, Elena Pontiggia.

Un Realismo che si traduce in una smania di imprigionare la luce e la bellezza "nata da ragazzino, quando arrivai a Milano povero e pazzo. Allora avevo 15 anni, erano gli anni '60. Mi intrufolavo tra Giuseppe Motti, Pizzinato, Zancanaro, estasiato. L'incontro di quell'estate mi lasciò desideroso di diventare pittore", racconta Santoro.

Primo di cinque figli e dotato di una innata curiosità per l'arte e il colore, Santoro a Milano arrivò davvero con due telette, una cartella di disegni e un sogno: seguire l'estro di un gruppo di artisti stravaganti conosciuti al Premio Capo d'Orlando.

Partecipa al gruppo Borgonuovo (Fumagalli, Tettamanti, Brizzi, Motti, Antonietta Ramponi, Scalvini, Rognoni e pochi altri), riunito intorno all'omonima galleria, diretta dallo stesso Fumagalli e abbraccia lo sforzo di fare della incisione una pittura e della pittura una forma di incisione.

Mostra è visitabile da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 12 fino al 15 settembre 2017 presso la Sala Ristorante della Bocconi, via Sarfatti 25