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A 25 anni dalle stragi, una giornata per non dimenticare

, di Davide Ripamonti
Cerimonie e dibattiti in ricordo di Falcone e Borsellino il 23 maggio a Milano. La Bocconi dal 2014 collabora con l'Associazione Libera e le altre universita' con attivita' di ricerca e documentazione sulla presenza delle organizzazioni mafiose nel Nord

Un ideale ponte tra la Calabria e Milano. Una forma di comunicazione che, proprio il 23 maggio, giorno in cui ricorre il 25° anno dalla strage di Capaci e a meno di due mesi dai 25 anni di quella di via D'Amelio, in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino con le rispettive scorte, unisce Milano e la Calabria attraverso una serie di eventi che vogliono spezzare l'isolamento in cui troppo spesso si trova chi resiste. Si tratta di "L'eredità di Falcone Borsellino nella Calabria che si ribella", l'iniziativa organizzata dall'Associazione Libera con il Coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva, il Centro di promozione per la legalità, la Scuola di formazione Antonino Caponnetto, Fondazione Falcone e Fondazione Cariplo nell'ambito del progetto di educazione alla legalità "Palermo chiama Italia", promosso dal ministero dell'Istruzione Università e Ricerca e dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Una giornata che vedrà una serie di incontri, dibattiti, cerimonie che culmineranno, alle 16,45 presso i Giardini Falcone/Borsellino in via Benedetto Marcello, con la Cerimonia in memoria della strage di Capaci, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Milano Giuseppe Sala, di Nando dalla Chiesa (presidente onorario di Libera), di Donata Patricia Costa (procura della Repubblica di Milano).

Un evento molto sentito anche dalla comunità bocconiana visto che l'Università, insieme ad altri sei atenei milanesi (Università degli Studi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi Bicocca, Naba Nuova Accademia Belle Arti, Politecnico, Iulm Libera Università di Lingue e Comunicazione), ha stipulato nel 2014 un accordo quadriennale con l'Associazione Libera che prevede che ciascun ateneo si impegni a organizzare, in collaborazione con Libera, seminari sui temi della criminalità organizzata, della sua storia, delle cause sociali e politiche, delle possibilità di prevenzione e contrasto, aperti a tutti gli studenti milanesi, e a collaborare nella realizzazione e nella produzione di attività di ricerca e documentazione aggiornata sulla presenza delle organizzazioni mafiose nel Nord.