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Incontro sulla Via della Seta con il presidente Sergio Mattarella

, di Tomaso Eridani
Gli studenti della Bocconi che stanno frequentando il China MIM hanno incontrato a Shanghai il Presidente della Repubblica

La visita di Stato in Cina del presidente Sergio Mattarella ha fatto tappa a Shanghai oggi con una sua lectio magistralis "Le nuove vie della seta" alla Fudan University e nell'occasione il presidente ha anche incontrato un gruppo di studenti Bocconi che quest'anno sono a Shanghai come parte del piano di studio del China Master in International Management (China MIM), svolto in collaborazione tra Bocconi e Fudan.

La nascita del China MIM nel 2006 fu promossa dai ministeri dell'istruzione italiano e cinese per rafforzare i legami tra i due paesi e formare laureati con un'esposizione a entrambe le economie e culture. Il programma prevede che una classe unica di studenti italiani e cinesi frequentino un anno in Bocconi e uno a Fudan e in questi anni oltre 500 studenti hanno compiuto il percorso tra Milano e Shanghai.

Durante la lectio il presidente Mattarella ha parlato della necessità che "le 'Vie della Seta' si moltiplichino e si approfondiscano", che tra Italia e Cina "occorre costruire una base stabile di colloquio, che possa continuamente rafforzarsi e accrescersi" e che "occorre che le istituzioni pubbliche e private dei nostri paesi - ed in primo luogo quelle accademiche - curino con un'attenzione e una passione rinnovate l'approfondimento delle nostre relazioni culturali". E in tale ottica "l'ateneo di Fudan ha compreso appieno tali necessità ed ha conseguentemente intrapreso con convinzione questo cammino, collaborando attivamente con alcune tra le più importanti università italiane," ha sottolineato Mattarella, citando la Bocconi.

Accompagnati dal prof. Fabrizio Perretti, direttore del China MIM per la Bocconi, gli studenti hanno assistito alla lectio e hanno anche avuto occasione di porre qualche domanda al presidente.

"Gli studenti che sono oggi qui con noi vivono e operano nella modernità di una delle metropoli più attive del mondo e sono naturalmente proiettati verso il futuro, come i loro colleghi cinesi che studiano a Bologna, Roma o Milano," ha detto Mattarella.