Una settimana dedicata alla sensibilizzazione: lunedi' inizia la Hiv/Aids awareness week
Negli ultimi mesi l'ebola ha conquistato le prime pagine dei giornali, ponendosi al centro delle preoccupazioni di persone, istituzioni internazionali e governi. Non bisogna però dimenticare un'altra malattia che ha caratterizzato questi decenni e che ancora affligge moltissime persone in tutto il mondo. L'Università Bocconi fa parte dell'iniziativa "Università unite contro l'Hiv: con la testa e con il cuore" e la settimana prossima, attraverso diversi eventi organizzati dalle associazioni studentesche, si terrà la "Hiv-Aids awareness week". Da lunedì a giovedì saranno presenti dei desk di informazione in Velodromo e Sarfatti. Si inizia con lunedì 1 dicembre, dalle 9 alle 17, quando l'associazione Bocconi Equal Students (BESt) sarà in Velodromo in occasione della giornata mondiale per la lotta contro l'Hiv; martedì 2, mercoledì 3 e giovedì 4 saranno allestiti invece desk sia in Velodromo che in Sarfatti, dalle 11.30 alle 14.30, che saranno gestiti sia da BESt che da altre associazioni studentesche (mercoledì e giovedì saranno presenti anche rappresentanti della Lega italiana per la lotta all'Aids-Lila).
Non perdetevi, inoltre, la proiezione del film Dallas Buyers Club, organizzata sempre nell'ambito dell'awareness week, da BESt. La pellicola, candidata all'Oscar come Miglior Film 2014, sarà proiettata in via Sarfatti, aula D, alle 18. Seguirà un breve dibattito con Salvatore Vicari, presidente del Comitato community & social engagement, con Gianmarino Vidoni, direttore del Centro di riferimento Hiv e malattie sessualmente trasmesse dell'Asl di Milano, che parlerà di "Università unite contro l'Hiv: con la testa e con il cuore" e con Sabrina Penon di Lila, che si occuperà invece degli aspetti più "tecnici", chiarendo cosa ci sia di vero e cosa no su come si trasmette e cura l'HIV. Infine, verrà anche proiettato il video che Bocconi TV ha prodotto nell'ambito dell'awareness week.
Insomma, una settimana ricca di eventi per far sì che la disinformazione non sia più la prima causa di contrazione dell'Hiv.