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I giornalisti festeggiano Tra i Leoni

, di Andrea Celauro
Calabrò, Pratellesi, Riotta e Solibello discutono di giornalismo al convegno di compleanno del giornale degli studenti. Il 20 maggio alle 17,45 in Bocconi

Tre lustri di articoli, di piccole grandi inchieste, di critiche e plausi in italiano e in inglese. Tra i Leoni, la testata giornalistica degli studenti Bocconi, supera i quindici anni (accademici) di attività e festeggia l'evento il 20 maggio alle 17,45, nell'aula magna Gobbi della Bocconi, organizzando "Carta straccia – fare giornalismo nel 2013", discussione con quattro note firme del giornalismo italiano: Antonio Calabrò, Marco Pratellesi, Gianni Riotta e Filippo Solibello. Insieme a loro Matteo Erede, oggi docente di diritto commerciale nell'ateneo, ieri, a fine 1997, primo direttore editoriale dell'attuale veste di Tra i leoni. È quello infatti il momento in cui, da foglio dei rappresentanti, il giornale diventa testata degli studenti.

"Si dice che i giornali cartacei siano in crisi. L'impressione che abbiamo noi è che il giornalismo, quello vero che nel nostro piccolo ci sforziamo di imitare, non stia tirando le cuoia, come direbbe Mimmo Candito, ma stia semplicemente cambiando forma", spiega Sergio Rinaudo, direttore editoriale in carica di Tra i Leoni. "La sua nuova identità, fatta a volte di una velocità eccessiva e un'immediatezza non sempre veritiera, ha rivoluzionato le modalità di produzione dell'informazione. Il titolo 'Carta straccia' vuole significare proprio questo: in un mondo in cui il mezzo perde importanza, il giornalismo in sé, per quanto in piena evoluzione, gode di ottima salute".

Giornalisti e giornalismi, il 20 si discuterà del futuro di uno dei mestieri più vecchi del mondo, raccontare il mondo intorno a sé (qui il video che i ragazzi del giornale hanno realizzato per promuovere l'evento). "Tra i Leoni rappresenta bene l'evoluzione socio-psicologica dalla nostra generazione a quella attuale", racconta Matteo Erede. "Il giornale che fanno oggi gli studenti è immensamente più bello del nostro, con uno sviluppo di contenuti e forma che ha seguito quello del profilo dei bocconiani. Inoltre, oggi la tecnologia rende tutto molto più semplice". Ma quali erano i temi quando Matteo ha cominciato? "Ai tempi si discuteva molto della riforma universitaria del 3+2, c'era la velleità di fare qualche inchiesta interna al mondo Bocconi, ma c'erano già allora temi leggeri. Soprattutto, c'erano le prime aperture al mondo straniero".

A fine convegno, l'aperitivo offerto da RedBull.