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Assegni addio

, di Andrea Celauro
Stefano Gatti commenta la recente decisione di Intesa Sanpaolo di eliminare i libretti cartacei

Intesa Sanpaolo dice addio agli assegni. I primi correntisti sono già stati avvertiti: «Recesso dalla convenzione di assegno», dice l'oggetto della comunicazione. Si parte da maggio. Funzionerà così: gli assegni che alcune migliaia di correntisti tengono in un cassetto non saranno più utilizzabili e andranno restituiti alla filiale di competenza «alla prima occasione utile». Cosa può spingere una banca prendere una decisione così e che effetto può avere sull'intera clientela? Risponde Stefano Gatti, professore di Finanza della Bocconi.

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