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Sul palco di Svolte va in scena il cambiamento

, di Andrea Celauro
Un evento finale dal taglio teatrale e cala il sipario sul progetto di SDA Bocconi e Corriere con tre storie di trasformazione personale e una di riorganizzazione aziendale

Tre alumni della Bocconi e di SDA Bocconi, tre storie molto diverse. Un punto in comune, però: a un certo punto della loro vita, una svolta ha cambiato per sempre il loro cammino. Jhonatan Abd El Malek, Alessandro Cristiano e Titti Postiglione sono stati i protagonisti delle tre storie narrate durante l'evento finale di 'Svolte', il progetto di SDA Bocconi e Corriere della Sera che da gennaio ad aprile ha raccontato in video storie di trasformazione personale e aziendale in cui la formazione ha giocato il ruolo chiave di motore del cambiamento. Un evento che, introdotto dal dean di SDA Bocconi Giuseppe Soda, e moderato dal vicedirettore del Corriere, Daniele Manca, ha visto anche la partecipazione di un'altra alumna della Bocconi, Bernadette Bevacqua, che in qualità di President Henkel italy & General Manager at Henkel Beauty Care ha raccontato la svolta organizzativa compiuta dalla sua azienda attraverso l'investimento in formazione, e dell'inviato del Corriere Federico Rampini, in collegamento da New York.

Jhonny, che ha ripreso in mano la sua vita laureandosi in carcere in economia alla Bocconi e oggi lavora nel Terzo Settore; Alessandro, che da vicecomandante di un sommergibile della Marina Militare ha voluto lanciarsi nel settore privato e, dopo un Mba alla SDA Bocconi, adesso è manager di Amazon a Madrid; Titti, che, anche grazie al master Emmap di SDA Bocconi, da vulcanologa dedita allo studio del Vesuvio ha scelto di diventare civil servant e oggi è vicecapo Dipartimento della Protezione Civile. Le loro storie, divenute un testo teatrale, sono state raccontate durante l'evento dall'attrice Marta Pizzigallo.

Tre storie di svolta, tre storie in cui lo studio, nuove competenze, un'altra prospettiva, hanno permesso di cambiare la propria vita. "Nella maggior parte dei casi, di fronte a una svolta, preferiamo continuare sulla strada conosciuta", ha detto Giuseppe Soda. "Svoltare significa lasciare una sponda sicura. Ogni svolta è preceduta da colonne d'Ercole, che incutono timore. Col progetto 'Svolte', abbiamo deciso di raccogliere storie di cambiamento, sia individuale sia a livello organizzativo aziendale, credendo nell'idea che la conoscenza e la formazione siano una grande forza che stimola la trasformazione".

La formazione come chiave di volta, anzi di svolta, anche nelle parole di Daniele Manca, che ne ha approfittato per raccontare anche un'altra piccola grande storia di cambiamento: "Quella di un ragazzo che andava verso al cinquantina e che viene chiamato dall'amministratore delegato di un importante gruppo editoriale alla direzione di un importante giornale". Il ragazzo, secondo il racconto di Manca, dice di non essere interessato, lasciando di sasso l'ad. Il quale, però, ci ripensa, richiama il ragazzo e dice di volerlo premiare per il suo no, permettendogli di chiedere ciò che voleva. "Il ragazzo andò a spulciare tutti i corsi della Columbia University e chiese di frequentare il più costoso. Partecipa alle selezioni e parte per New York. Quel ragazzo ero io".

Svolte: quando le competenze diventano motore del cambiamento - SDA Bocconi con Corriere della Sera

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