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Piu' che un'azienda, una community

, di Emanuele Elli
Far familiarizzare i nuovi utenti con la piattaforma e sensibilizzare le aziende a guardare oltre la contrapposizione tra online e offline: Alice Acciarri, general manager di eBay per l'Italia e la Spagna e alumna della Bocconi, racconta la sfida di un mondo sempre piu' a misura di ecommerce

Per tutto il mondo dell'e-commerce gli ultimi mesi sono stati un acceleratore vorticoso di opportunità che ha spostato in avanti le lancette della transizione verso gli acquisti digitali, un passaggio che probabilmente sarebbe avvenuto anche naturalmente ma, soprattutto in Italia, con tutt'altri tempi e approcci. Da questa centrifuga non tutti gli operatori sono usciti con il vantaggio previsto, lo ha fatto però eBay, piattaforma di accesso all'e-commerce per molti utenti e PMI, che ha saputo capitalizzare il momento registrando, nella prima metà del 2020, un sensibile aumento di First Time Users e il 53% in più di nuovi venditori rispetto al 2019.

Nel nostro DNA noi restiamo un marketplace, dunque non vendiamo direttamente ma abilitiamo i compratori a trovare i prodotti che cercano e le imprese a trovare nuovi compratori", riassume Alice Acciarri, laureata dell'ex CLEACC, da luglio General Manager della piattaforma per l'Italia e la Spagna. "In queste settimane dunque ci siamo concentrati su questa mission lavorando su entrambi i fronti, rassicurando da una parte gli utenti meno digitalizzati a familiarizzare con il mondo dell'e-commerce, dei pagamenti digitali, dei feedback, delle politiche di reso, e dall'altra sensibilizzando le PMI ad aprire canali di vendita digitali e accedere così a una platea di 6,5 milioni di acquirenti attivi in Italia e oltre 183 milioni nel mondo". Tra le iniziative messe in campo dal portale si è distinto l'accordo sottoscritto con Confcommercio e Unioncamere per allestire un'operazione di sensibilizzazione di massa degli iscritti e offrire loro un pacchetto di strumenti per la gestione del canale a costi agevolati. "Il coinvolgimento di alcune grandi istituzioni nel promuovere l'e-commerce è probabilmente uno degli elementi di maggiore novità legati a questo periodo", sottolinea Acciarri. "L'altro è la risposta positiva che abbiamo riscontrato in gran parte delle imprese nel momento in cui abbiamo spiegato loro che non esiste una contrapposizione tra online e offline, che eBay non sostituisce i canali di vendita tradizionali ma lavora in sinergia con questi e che basta la volontà di esserci per cominciare a vendere perché il nostro è un ambiente fatto e finito, nel quale c'è spazio per tutti".

L'assortimento amplissimo resta infatti uno dei punti di forza della piattaforma. "Circa l'80% di quello che si vende su eBay è nuovo ed è una forma di commercio B2C", conclude la general manager. "L'usato venduto in forma di C2C, che insieme al ricondizionato venduto da seller professionali rappresenta circa il 20% degli oggetti venduti, rimane comunque la parte che ci caratterizza di più e che contribuisce in maniera determinante a rendere la nostra una community di utenti legata da rapporti di fiducia, passioni comuni, attenzione al valore del prodotto. Elementi a maggior ragione attrattivi agli occhi di chi si affaccia per la prima volta in questo periodo al commercio elettronico".


Bio
Pesarese, 39 anni, Alice Acciarri è General Manager per l'Italia e la Spagna di eBay. In Bocconi è entrata da studente nei primi anni Duemila, richiamata dal corso in management delle arti, della cultura e della comunicazione e dalla volontà di unire gli interessi maturati durante il liceo classico con l'approccio pragmatico della Business School. "Gli stimoli e le possibilità che sentivo di ricevere dall'università in quegli anni erano infiniti, o almeno io li percepivo così", racconta la Acciarri, "e hanno lasciato in me l'abitudine di farmi guidare delle curiosità verso terreni e soluzioni sempre nuovi". Era così anche per il digitale e per l'e-commerce, ambito nel quale si è sviluppata tutta la sua carriera, da RCS a Yoox, da Bottega Veneta a eBay. "Da studente credo di aver seguito tutti i corsi sulla Net Economy organizzati in università. Erano i primi, eppure in Bocconi si parlava già di digitale in termini di opportunità di business e non solo di comunicazione".