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#BocconiCorrespondents da Shanghai, Stefano Ortolina e Pier Luigi Giraudi

, di Stefano Ortolina e Pier Luigi Giraudi - rispettivamente, managing director presso Infinity Group International e managing director presso HLD Shanghai
Tra orgoglio e revenge spending, la citta' cinese affronta la delicata fase successiva alla chiusura totale. Con la voglia di una grande ripresa

Raccontare di una città all'avanguardia non può certamente descrivere esaurientemente la situazione generale di un grande paese storicamente soggetto a una crescita mediamente rapida, sebbene non geograficamente equilibrata. Per chi vive nella capitale degli affari cinese e sia abituato ad un progresso costante, è evidente (per quanto non stupefacente) constatare come Shanghai sia già ripartita alla grande.

Un passaggio rapido tra full lockdown a movimenti liberi per i residenti con 'QR code verde' è ciò che ci si augura possa essere considerato come esempio organizzativo, se non altro perché cronologicamente davanti a tutte le più grosse metropoli mondiali e termometro di ciò che potrebbe accadere anche in Europa.

Il mercato interno cinese sta ripartendo, i centri commerciali sono popolati; c'è cautela per il food & beverage con ristoranti riaperti anche se non al 100%; i trasporti sono ripresi a pieno; le scuole, seppure abbiano garantito sempre l'apprendimento continuativo via distance learning ai propri studenti, stanno riaprendo anche fisicamente; la gente ha voglia di uscire e ha voglia di spendere più di prima (una condizione definita revenge spending). Rimane per il momento ancora un certo rallentamento per l'industria del turismo che, giusto per dare un dato esemplificativo, durante la festività nazionale di questo Maggio ha visto volare circa 115 milioni di cinesi contro i 200 milioni dello scorso anno. Comunque un buon segno di ripartenza visto quanto recente sia la memoria del lockdown.

Il feeling generale è di voglia di normalità, di orgoglio nell'avere sconfitto il virus e volontà di ricreare quel sogno cinese che è stata la crescita costante negli ultimi 30 anni. La Cina è pronta e sta facendo la sua parte per tornare a quello che era un mondo sicuramente non perfetto, ma che quanto meno si stava muovendo nella direzione giusta.