PERSONE |

Simona disegna e scrive per i bambini

DOPO DIECI ANNI DI FINANZA SIMONA ZAMPA SI è RISCOPERTA DISEGNATRICE, FINO A PUBBLICARE TRE LIBRI ILLUSTRATI. PER SPIEGARE AI PICCOLI IL MONDO DEI GRANDI E MANDARLI A LETTO OGNI SERA CON UN’IDEA IN PIù

Simona Zampa a una presentazione

Come Simona Garelli, nel 1993, si è laureata in economia aziendale alla Bocconi, con una tesi sul multiaffidamento bancario; come Simona Zampa, tra settembre 2008 e aprile 2009, ha disegnato, scritto e pubblicato tre libri illustrati per bambini, incentrati intorno ai Krapiz, una famiglia che assomiglia tanto alla sua. L’ultimo, Il signor Krapiz e i suoi alberi, le ha dato una certa notorietà soprattutto nel Canton Ticino, dove vive ora, con un’intervista alla tv svizzera e alcune recensioni di qualità, richiamando anche l’attenzione degli ecologisti di For planet.

Simona, figura filiforme come quelle dei suoi personaggi e pazienza da madre di quattro figli (da uno a sette anni), ha condotto una doppia vita fin da studentessa. Negli anni della Bocconi passava molte serate all’Istituto Cimabue, dove frequentava corsi di disegno libero, coltivando una passione sviluppatasi naturalmente, fin da quando era bambina, e nutrita dal clima artistico che si respirava in casa (una nonna poetessa e disegnatrice, uno zio fotografo). Dopo la laurea, posizioni lavorative in Bank of America e nel private banking di Merrill Lynch, con l'intermezzo di una borsa di studio e un corso per coadiutore in Banca d'Italia e il rifiuto, alla fine, di un posto nella vigilanza degli intermediari finanziari. La sua attitudine per la finanza era indubbia, ma nelle sere passate davanti a un terminale ad aspettare la chiusura della borsa di New York Simona trovava il modo di scrivere quello che definisce “una specie di romanzo” inedito.

  I tre Krapiz  

Nel 1998 si trasferisce a Londra per seguire quello che diventerà suo marito e decide di imprimere una prima virata alla sua vita, seguendo un corso di modern art da Sotheby’s. Non comincia a lavorare per la casa d'aste perché si trasferisce a Lugano, dove il marito costituisce un hedge fund, per il quale lavora anche lei fino al 2002, prima di dichiarare l’incompatibilità dei figli con la finanza.

I figli non si sono rivelati incompatibili con attività imprenditoriali incentrate intorno ai loro bisogni, tanto che, insieme ad altre tre mamme e riallacciando i contatti con la maestra dalla quale aveva imparato a suonare il pianoforte a 25 anni suonati, Simona ha fondato, e gestito in prima persona per tre anni, la sede luganese della scuola La nuova musica.

“Intanto”, racconta, “mi divertivo a inventare e disegnare storie per i bambini, fare piccole caricature del papà, realizzare biglietti di auguri natalizi”. Nel 2008 tutto subisce un’accelerazione: un amico ha la possibilità di fare una mostra a Zurigo, ma lo spazio è troppo ampio e chiede a Simona di dividerlo, mentre uno dei suoi biglietti di auguri, tramite amici comuni, finisce nelle mani di un editore milanese, che lo apprezza e la contatta. I disegni in mostra a Zurigo e i testi di accompagnamento, messi in rima da Valentina Fioruzzi, finiranno per trasformarsi nel primo libro, Il signor Krapiz e il silenzio, che cerca di spiegare ai bambini, in modo leggero, il mondo dei grandi, la loro voglia di movimentare la vita attraverso i bambini e la loro necessità di staccare ogni tanto. Lo firmerà con il cognome del marito, Zampa, un po’ perché, dopo anni di matrimonio, è abituata a sentirsi chiamare così e un po’ perché lo trova un cognome perfetto per comunicare con i più piccoli.

Quando disegna e scrive (anche i testi di accompagnamento in rima, negli ultimi due libri, sono suoi) Simona pensa a un bambino che legga con i suoi genitori e, anche se non esplicito come ormai in gran parte dei moderni film a cartoni animati, c’è sempre un secondo piano di lettura per i più grandi, in grado di apprezzare meglio alcuni piccoli particolari.

L’editoria per bambini è un’industria molto competitiva, ma non in crisi, perché negli ultimi anni è aumentata l’attenzione all’educazione dei figli e il grande affollamento spinge molti autori ed editori a cercare virtuosismi ed effetti speciali che non fanno parte dello stile di Simona, che cerca la semplicità e la chiarezza. “Vorrei solo che ai bambini, addormentandosi dopo avere letto un’avventura del signor Krapiz, rimanesse un’idea: il funzionamento del mondo dei grandi per il primo libro, l’anticonsumismo per Il signor Krapiz e il Natale, l’ecologismo per l’ultimo”.

Il quarto libro della serie vedrà la luce con ogni probabilità a Natale, dopodiché Simona vorrebbe rallentare il ritmo per non venire a compromessi sulla qualità. E poi, non le mancano i progetti: frequentare una vera e propria accademia d’arte e trasformarsi, con il tempo, in autrice di graphic novel. Non solo per bambini.    

 



di Fabio Todesco

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