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Hack the Mind, primo posto per un team Bocconi

, di Davide Ripamonti
Quattro studenti dell'ateneo di via Sarfatti hanno sbaragliato la concorrenza con il progetto Mental Web nella competition organizzata nell'ambito del Musa

Si è concluso con la vittoria di un team della Bocconi "Hack the Mind", l'hackathon organizzato da JEME Bocconi Studenti insieme ad altre tre Junior Enterprise milanesi (JEMP, JEMIB e JECoMM), nell'ambito del progetto MUSA e con il supporto di Deloitte Officine Innovazione. L'evento, svoltosi nei giorni 11 e 18 novembre, ha coinvolto numerosi studenti provenienti da diversi atenei, tra cui l'Università Bocconi, l'Università Bicocca, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Milano, le quattro università partner del MUSA.

Una sfida che ha avuto inizio sabato 11 novembre, presso le aule dell'Università degli Studi di Milano, con un discorso inaugurale di Vittorio Biondi, Direttore Generale di MUSA Scarl, e diverse sessioni formative sulla disabilità e sui servizi relativi alla salute mentale in Italia, tenute dai docenti Alessandra Casarico, Professoressa di Public Economy presso l'Università Bocconi, Giuseppe Arconzo, Professore di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano e Armando D'Agostino, Professore di Psichiatria presso l'Università degli Studi di Milano. A seguire, i consulenti di Deloitte Officine Innovazione hanno fornito ai partecipanti le conoscenze necessarie per strutturare ed elaborare il proprio progetto. Obiettivo della competition, individuare soluzioni per migliorare i servizi offerti agli abitanti della città metropolitana di Milano, concentrandosi in particolare su tre aree di rilevanza: il supporto ai caregiver, l'accesso ai servizi di salute mentale e il supporto ai professionisti medici.

A vincere, secondo quanto deciso da una giuria composta da docenti universitari e manager Deloitte, il progetto "Mental Web", una piattaforma di sostegno al paziente che mira a facilitare il dialogo con diversi caregiver e specialisti, sviluppato da un team di quattro studentesse e studenti dell'Università Bocconi, Luca Mario Agnoli, Niccolò Chiaverini, Sarah Gasser e Nicolò Fugallo.

"Mi ha colpito molto la ricchezza delle proposte e la varietà delle tematiche presentate dai ragazzi", afferma Alessandra Casarico, che ha supervisionato l'organizzazione dell'evento, "così come il tentativo di sfida sulla popolazione più giovane, che è quella a cui appartengono gli studenti, e sulla quale c'è probabilmente una sensibilità più forte".

"Abbiamo sviluppato una piattaforma di sostegno ai malati gravi che si propone di facilitare il dialogo con caregiver e specialisti", dice Luca Mario Agnoli, studente iscritto al corso di laurea magistrale in Economics and management of government and international organizations, "partendo dal presupposto che non esiste attualmente uno strumento efficace per farlo. Di solito si scrivono mail, messaggi, ma è un modo poco funzionale. La giuria ci ha premiati perché il nostro è un progetto molto specifico e molto concreto e che va a colmare un vuoto di mercato".