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Trentasette milioni di euro: e' il sostegno (in crescita) della Bocconi ai suoi studenti

, di Andrea Celauro
Rispetto all'anno accademico 2016/17, nel 2021/22 l'Universita' ha destinato il 34% in piu' per borse di studio e agevolazioni, grazie anche al supporto dei propri donor. Molte le iniziative, anche per gli studenti forced migrant

Trentasette milioni di euro, ossia il 34% in più dei 26,6 milioni di euro dell'anno accademico 2016/2017: è quanto ha destinato l'Università Bocconi per il sostegno ai propri studenti nell'anno accademico 2021/2022, tanto che oggi uno studente su quattro beneficia di una agevolazione. Una cifra che è aumentata costantemente negli anni, a dimostrazione della volontà dell'Ateneo di essere motore e agente positivo della mobilità sociale, contribuendo ad aumentare la diversità della sua comunità e ad avere un impatto positivo sui singoli studenti, le loro famiglie e la società.

In questo ruolo di promozione del merito e dell'inclusione, cruciale è stato il ruolo dei donatori che hanno sostenuto l'Ateneo: dal 2016 sono stati raccolti oltre 23 milioni di euro a sostegno degli studenti, passando dai 2,6 milioni raccolti nel 2016 ai 5,7 milioni del 2021, a favore di programmi legati alla mobilità sociale. Tra questi, il programma Una scelta possibile, a sostegno di giovani studenti in condizione di particolare svantaggio socio-economico, Investire nel futuro, alimentato principalmente da piccole donazioni, e i Fondi intitolati. Complessivamente, grazie ai donor corporate e alle fondazioni, sono stati istituiti 14 Fondi intitolati di sostegno agli studenti di cui 6 dedicati esclusivamente a studentesse.

L'impegno di Bocconi non è però solo per i suoi studenti. Attraverso il progetto 1stGEN@UNI, Bocconi e Citi Foundation lavorano insieme per promuovere la formazione universitaria tra gli studenti in condizioni di svantaggio delle scuole superiori italiane, mentre con Fondazione Labia un progetto simile interessa studenti del Sudafrica. Progetti, questi, che diventano vere e proprie porte di accesso all'Università.

Un particolare tipo di sostegno, infine, è quello che l'Università Bocconi ha destinato a studenti che sono stati costretti a fuggire dal proprio paese, rischiando di non poter più riprendere il proprio percorso di studi. È il caso delle diverse iniziative di supporto ai forced migrant students, iniziative che in questi mesi hanno aperto le porte dell'Università a 12 studenti ucraini, 2 studenti afghani e a 3 studenti rifugiati in Malawi, Camerun e Mozambico arrivati in Bocconi nell'ambito del progetto UNICORE.

Lo scoppio della guerra in Ucraina, inoltre, ha visto la Bocconi impegnata fin dai primi istanti anche nel supporto alla comunità ucraina rifugiata a Milano. Due, in particolare, le iniziative promosse: il programma di sviluppo Ukrainian Community Empowering Program, un programma di sviluppo dedicato a supportare la formazione continua e il reinserimento nella vita professionale e sociale nel contesto della cultura italiana, che prevede un paniere di corsi di specializzazione e formazione, e la creazione di UASI, l'unità di supporto giuridico alla comunità ucraina nata in seno al Bocconi Lab in European Studies (BLEST).