Progetto University Corridors for Refugees: c'e' anche la Bocconi
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Progetto University Corridors for Refugees: c'e' anche la Bocconi

L'UNIVERSITA' TRA I 24 ATENEI ITALIANI CHE OSPITERANNO 43 RIFUGIATI RESIDENTI IN ETIOPIA PER CONSENTIRE LORO DI TERMINARE IL LORO PERCORSO ACCADEMICO

Anche la Bocconi è parte del progetto University Corridors for Refugees (UNI-CO-RE), grazie al quale 24 Università italiane daranno la possibilità a 43 rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia. Gli studenti saranno selezionati sulla base del merito e della motivazione, attraverso un bando pubblico lanciato oggi.

Il progetto University Corridors for Refugees, giunto alla sua terza edizione, offre ai rifugiati residenti in Etiopia l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire gli studi, in linea con l’obiettivo dell’UNHCR di rafforzare i canali di ingresso per rifugiati e di raggiungere il tasso di iscrizione a programmi di istruzione superiore al 15% nei paesi di primo asilo e nei paesi terzi.

“Il progetto si propone di contribuire all’inclusione sociale dei rifugiati con l’obiettivo di valorizzarne competenze e conoscenze sviluppate lungo un percorso formativo che rischia di arrestarsi, comportando una perdita per loro e per tutta la società”, spiega Antonella Carù, dean della Scuola superiore universitaria della Bocconi. “È coerente con il nuovo piano strategico della nostra università che avrà un focus ancora più importante sull’inclusione e sul social engagement e che si propone di offrire supporto a studenti che provengono da contesti socio economici disagiati”.

Collaborano al progetto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli e Gandhi Charity.

“Sono giovani determinati che aspirano legittimamente a costruire un futuro in dignità e vogliono dare il loro contributo alla società, e grazie a progetti come UNICORE, all’impegno degli atenei italiani e dei partner, queste aspirazioni ora possono diventare realtà”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “Consentire ai rifugiati di arrivare in sicurezza ed esprimere il proprio talento è oggi ancora più importante alla luce della situazione preoccupante in Etiopia, dove la sicurezza ed il benessere dei rifugiati e di migliaia di civili sono oggi in pericolo”.

Il progetto UNICORE è nato nel 2019 con una prima fase pilota durante la quale sei studenti sono stati accolti da due atenei, per poi espandersi nel 2020 con la partecipazione di venti studenti rifugiati originari del Sudan, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo ed Eritrea che attualmente frequentano corsi di laurea in undici università.

Il bando si chiuderà l’1 Aprile 2021 e può essere consultato sul sito universitycorridors.unhcr.it

di Andrea Celauro

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