Con le strategie di buy and build cresce il mercato del private equity
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Con le strategie di buy and build cresce il mercato del private equity

I DATI DI LUNGO PERIODO MOSTRANO A FINE 2019 IL PICCO MASSIMO DI DEALS REGISTRATI IN ITALIA. ANCHE LE PRIME STIME SUL 2020, NONOSTANTE IL COVID, NON DANNO SEGNALI DI UN SIGNIFICATIVO RALLENTAMENTO

di Valter Conca, senior professor, Dipartimento di management e tecnologia

Prosegue l’onda lunga dei processi di acquisizione in Italia. Dal 2018 si registrano oltre 1000 transazioni all’anno (1072 nel 2019) con una componente di corporate M&A pari all’80% ed una di Private Equity del 20%. Lo confermano i dati tratti dalla ricerca dell’Osservatorio Private Equity & Finanza per la Crescita di SDA Bocconi, svolta in collaborazione con BPER Banca, Progressio SGR, Quantix, RDRA che dal 2008 monitora il mercato del M&A e del Private Equity.

Nel mercato corporate le strategie prevalenti seguono da tempo una identica logica: il 50% dei deals sono finalizzati al rafforzamento del core business (acquisizione di fatturato, ampliamento di gamma, ingresso in nuovo mercati), mentre residuali sono le operazioni di integrazione verticale e di diversificazione.

Il mercato delle acquisizioni finanziarie mostra invece importanti segnali di cambiamento strutturale.

Il Private Equity sta vivendo una stagione di forte rivitalizzazione della domanda: i dati di lungo periodo mostrano a fine 2019 il picco massimo di deals registrati in Italia ed anche le prime stime sul 2020, nonostante l’impatto del Covid, non danno segnali di un significativo rallentamento. Nel 2019 si contano 219 deals di cui 161 primi investimenti (le cd. platform) e 58 add-ons, acquisizioni effettuati dalla platform in una logica di buy and build strategy.

Da qualche anno le strategie di crescita per aggregazione progressiva (buy and build) hanno modificato non poco il modello classico del private equity che vede la gestione dei fondi sempre più focalizzata su driver “industriali” di miglioramento dell’efficienza operativa (il cd. arbitraggio da performance) rispetto ai classici drivers “finanziari” di sfruttamento dell’arbitraggio da multipli nonché da pura leva finanziaria.

Il cambiamento nel modello non è da poco. I General Partners, in origine con background finanziario, tendono oggi a gestire le partecipate con un approccio meno finanziario e più industriale. La dimostrazione sta nell’inserimento nella struttura organizzativa di nuove figure manageriali, i cd. Operating Partners, manager provenienti dal mondo delle imprese che affiancano i GPs per gestire le target sfruttando la loro pregressa esperienza sul campo.

L’intervento degli Operating Partners è duplice. Il primo contributo ex ante riguarda la comprensione della ratio strategica e della sua sostenibilità nel tempo, nonché dell’attività di business due diligence, necessaria per valutare le aree chiave per la creazione di valore. Il secondo contributo riguarda proprio l’esecuzione della strategia di buy and build, ovvero il processo ex post di acquisizione successiva e la gestione dell’integrazione post-merger, fondamentale per realizzare in concreto le sinergie di dimensione e di efficientamento intravviste nell’add-on.

L’obiettivo è di costruire con una o più operazioni di aggregazione successiva un gruppo dimensionalmente più competitivo in grado di favorire una profittevole way out. Tale strategia non è frutto solo di comportamenti opportunistici, ma è spesso programmata già prima dell’investimento nella platform iniziale. La possibilità di avere una pipeline di investimenti potenziali già individuati consente infatti all’investitore di poter acquisire una platform con una dimensione iniziale meno attrattiva ma con un upside potenziale convincente. Si ricordano al riguardo non pochi casi di aggregazioni effettuate con oltre 4 o 5 nuove acquisizioni successive. Comprare e mettere insieme diversi asset non è tuttavia facile! La chiave del successo non sta solo nell’individuare la target ideale, ma nel rendere compatibili e sinergicamente compenetrabili aziende con culture differenti in tempi ragionevolmente brevi.

Per approfondire:
Leggi qui la scheda del volume di Valter Conca Le acquisizioni. Valutare e gestire i processi di crescita

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