V shaped o Swoosh shaped? Questo e' il problema
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V shaped o Swoosh shaped? Questo e' il problema

DALLE IMPRESE ALLE BANCHE CENTRALI, PASSANDO PER I GOVERNI, LE AZIONI DA METTERE IN CAMPO PER RIPARTIRE DEVONO PRIMA DI TUTTO PARTIRE DALLA CONSAPEVOLEZZA SE LA CRISI DA COVID SARA' LUNGA E DURATURA O PASSERA' RAPIDAMENTE. INTANTO IL MERCATO PREMIA LE AZIENDE RESILIENTI, DANDO COSI' UN SEGNALE A QUELLE CHE NON LO SONO E CHE PER SOPRAVVIVERE DOVRANNO TRASFORMARSI

di Francesco Giavazzi, Professore senior di Economia

Come sarà la ripresa post-Covid-19? “V-shaped” o “Swoosh-shaped”? E’ una domanda cruciale: per le aziende che stanno riscrivendo i loro piani per i prossimi anni e per governi e banche centrali che stanno calibrando la politica economica che dovrà accompagnare la ripresa.

Fra gli economisti ci sono due tesi diverse. Larry Summers, ex-segretario al Tesoro USA ed ex-presidente di Harvard, propende per la V-shape. A Natale, il 22 maggio durante un seminario virtuale a Princeton, ci ricorderemo della pandemia come a Natale del 2001 ci ricordavamo dell’11 settembre: cioè ce ne saremo dimenticati. Anche Paul Krugman la pensa più o meno così.

Sul lato opposto Barrero, Bloom e Davis, rispettivamente alla Booth Business School di Chicago e a Stanford, in “Covid-19 Is Also a Reallocation Shock”, pubblicato all’inizio del mese di maggio, pensano che la ripresa sarà lenta perchè richiederà un’ampia riallocazione di capitale e di lavoro: da settori che dopo il Covid scompariranno a settori che invece avranno un boom. Queste riallocazioni richiedono molto tempo: spingere per una ripresa più rapida significherebbe impedirle, con un costo molto alto: avremmo sprecato l’occasione del Covid. E’ evidente l’implicazione per imprese e attori di politica economica. Sbagliare ipotesi vuole dire, per un’impresa, rischiare o di prolungare una situazione insostenibile, o perdere un’occasione irripetibile. Idem per gli attori della politica economica. Chi ha ragione?

Marco Pagano, Christian Wagner e Josef Zechner, rispettivamente all’università Federico II di Napoli il primo e all’università di Vienna gli altri due, in ”Disaster Resilience and Asset Prices” pubblicato il 17 maggio, analizzando i prezzi delle opzioni trovano evidenza a favore della secondo ipotesi.

Guardando al passato, e controllando per misure tradizionali di premio al rischio, Pagano, Wagner e Zechner documentano che il mercato azionario americano già prima del Covid premiava le aziende con un business model più compatibile con il distanziamento sociale, suggerendo una consapevolezza del rischio pandemico con largo anticipo rispetto allo scoppio della pandemia nel 2020. 

Guardando avanti - e usando, per misurare le aspettative di mercato dopo l'inizio della pandemia, i prezzi delle opzioni nel mercato azionario degli Stati Uniti fino alla fine di aprile - il lavoro trova che questo continua ad essere vero oggi. Su un orizzonte temporale di due anni gli investitori si aspettano che le azioni delle aziende più resistenti alla pandemia producano rendimenti significativamente inferiori rispetto a quelle meno resistenti, riflettendo la loro minore esposizione al rischio catastrofico. Tali differenze sono enormi nel caso di alcune aziende.

Ad esempio, all'inizio di aprile 2020, il rendimento atteso sui titoli di aziende a bassa resilienza come Royal Caribbean e United Airlines si aggiravano, rispettivamente, intorno al 60% e al 40%, mentre quelli di aziende ad alta resilienza come Apple e Microsoft tra il 3% e il 4%. In altre parole i prezzi di mercato di alcune aziende sono staordinariamente bassi perchè gli investitori, forse pensando alle pandemie, le considerano esposte ad un rischio molto elevato.

Che c’entra questo con la rapidità della ripresa? C’entra e come ! I prezzi di mercato delle aziende stanno dando agli investitori il segnale di puntare sulle imprese più resilienti e stare alla larga da quelle meno resilienti. Il mercato sta dando il segnale giusto. È improbabile infatti che le crociere su navi con migliaia di passaggeri stipati sui ponti abbiano un futuro. Idem probabilmente per le compagnie aeree. Invece il prezzo delle azioni di Zoom si è raddoppiato in meno di 6 mesi perchè le iscrizioni alla piattaforma sono esplose.

E allora ? “V-shaped” o “Swoosh-shaped”? Se la ripresa sarà accompagnata da una profonda riallocazione delle produzioni, e quindi di lavoro e capitale, essa richiederà tempo, certo molto più tempo rispetto all’alternativa di tornare ad un mondo come lo conoscevamo fino allo scorso anno. Una ripresa più lenta quindi, ma che ci porterebbe in un mondo più resiliente. I governi, se difendono le imprese non resilienti, ad esempoio tenendo in vita compagnie aeree che non hanno un futuro, stanno ostacolando la transizione verso un mondo più resiliente.

 

 

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