Virtual Bocconi and Jobs, il 14 luglio al via la prima edizione

UN ALTRO EVENTO TRADIZIONALMENTE IN PRESENZA SI SPOSTA PER QUESTA EDIZIONE SUL WEB. MA, COME TUTTE LE ALTRE ATTIVITA' DEL CAREER SERVICE, MANTIENE INALTERATE LE SUE PECULIARITA'

Un anticipo di futuro. Quando lo smart working sarà per molte aziende la prima opzione e per altre una risorsa cui fare ricorso non solo in casi di emergenza. Per molti degli studenti coinvolti nelle attività del Career Service dell’Università Bocconi di questa primavera flagellata dal coronavirus il primo approccio con una realtà aziendale è avvenuto in distance, con i pregi, e qualche difficoltà, che questo comporta, soprattutto se attuata sulla spinta dell’emergenza. Nessuna delle iniziative previste è stata abbandonata, ne è stato solo cambiato il format per adattarlo agli strumenti tecnologici disponibili: dagli In Company Training ai Recruiting date, a tutte le attività di supporto alla scelta professionale, gli studenti hanno avuto a disposizione ogni risorsa per potersi orientare al meglio in una scelta decisiva per il loro futuro. Grazie anche, ovviamente, alla disponibilità delle aziende, che saranno presenti in numero consistente (163 tra aziende e studi legali), anche il Bocconi & Jobs diventa virtual. Durante l’evento principale delle attività del Career Service, il 14 e 15 luglio dalle 11 alle 16 (iscrizioni dal 30 giugno al 9 luglio), gli studenti e i laureati (fino a un anno dalla laurea) dell’Undergraduate School e gli studenti e i laureati (fino a tre anni dalla laurea) della Graduate e della Law School potranno incontrare gli employer online tramite chat individuali o di gruppo o tramite video call individuali. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare la collaborazione con le aziende per continuare a soddisfare le loro esigenze di recruitment e di employer branding da un lato”, dice il rettore Gianmario Verona, “e dall’altro trovare il miglior inserimento professionale per gli studenti e i laureati della nostra università, sia in Italia sia all’estero. Il messaggio che vogliamo trasmettere”, continua Verona, “è che il mercato del lavoro non si ferma mai, nonostante la pandemia. Siamo molto orgogliosi dell’elevato numero di studenti e aziende che hanno aderito alle nostre attività fino a oggi e siamo contenti che questa stagione dei Career Services digitali raggiunga il suo apice con la prima edizione virtuale di Bocconi & Jobs”.

Il rapporto virtuoso tra Bocconi e il mondo del lavoro è dimostrato dai dati, in crescita, del placement: il 95,7% dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo di studio è occupato (e di questi il 31,1% all’estero) anche se il tempo medio di ingresso nel mondo del lavoro è di soli 24 giorni. Ancora più rilevante il tasso di occupazione il giorno della laurea quando ad avere un’occupazione è già il 73,2% degli studenti (di cui il 32,1% all’estero). Dati possibili grazie alle 685 aziende che nell’ultimo anno hanno scelto Bocconi per le proprie attività di recruiting.

“I trend che stanno avendo impatto sul mondo del lavoro sono tanti: alcuni sono trasversali, quali innovazione, sostenibilità e impatto delle nuove tecnologie, altri settoriali, ma tutti stanno portando a una business transformation che avrà e sta già avendo un grande impatto sul mondo del lavoro", commenta Antonella Carù, direttore della Scuola Superiore Universitaria. "L’emergenza sanitaria ha imposto dei cambiamenti immediati che hanno trovato nella tecnologia un supporto fondamentale. Questo Bocconi & Jobs virtuale evidenzia la capacità di reagire innovando e rafforzando la portata di un evento che rappresenta un appuntamento storico per le aziende e gli studenti della Bocconi. Sarà un’esperienza utile per arricchire i format di iniziative future, con l’integrazione tra fisico e digitale, così come avverrà per la didattica”.

“Per me che sono all’estero per il double degree avere l’opportunità di seguire online le attività del Career Service è stato molto importante”, dice Gaia Fiordispini, iscritta al secondo anno del corso di laurea in Marketing management, “e ne ho approfittato partecipando a molti incontri. In particolarre, per quanto riguarda gli In Company Training, ho apprezzato quelle presentazioni interattive in cui gli studenti sono stati coinvolti direttamente in alcune attività. Credo che questa modalità, più delle semplici presentazioni frontali, vada implementata”. Per Leonardo Spolaor, 21enne veneziano iscritto al terzo anno di Economia e finanza e coinvolto in un In Company Training virtuale con Intesa Sanpaolo, “la modalità di lavoro in distance concede alle persone

coinvolte una maggiore autonomia e una conseguente superiore dose di responsabilità, perché i contatti con i responsabili sono meno frequenti. Io facevo parte di un team di tre studenti, coordinati da un responsabile di Intesa, che lavorava sul passaggio generazionale nelle aziende. Il lavoro si è svolto senza intoppi, quello che manca è il contatto con le persone. Una soluzione mista sarebbe perfetta”.

di Davide Ripamonti