Liu Bolin in Bocconi per una delle sue performance mimetiche
CAMPUS |

Liu Bolin in Bocconi per una delle sue performance mimetiche

IL 3 OTTOBRE L'ESIBIZIONE DELL'ARTISTA CINESE CHE ATTRAVERSO LA TECNICA DEL BODY PAINTING SI FONDE CON IL PANORAMA CIRCOSTANTE. ALCUNI DEI SUOI SCATTI SONO IN MOSTRA NEL CAMPUS FINO A GENNAIO

Definito l’uomo invisibile, Liu Bolin si esibirà in una delle sue performance di fotografia mimetica all’Università Bocconi giovedì 3 ottobre. L’evento, riservato alla comunità Bocconi, rientra nell’ambito di BAG - Bocconi Art Gallery ed è organizzato in collaborazione con la Galleria Boxart e MIA Photo Fair e vedrà l’artista tenere un breve discorso prima di dare luogo alla sua performance e di farsi fotografare completamente integrato con lo sfondo grazie alla tecnica del body painting.

Aperta a tutti fino al 15 gennaio 2020 è invece la selezione di scatti di Bolin esposta nel campus Bocconi nell’ambito della mostra personale dell’artista “La Forma Profonda del Reale”, organizzata in collaborazione con MIA Photo Fair (lun-ven ore 9-20; sab 10-18; piano seminterrato di Via Sarfatti 25, ingresso libero e gratuito). Le fotografie ritraggono proprio la sua sagoma mimetizzata nei luoghi che ha deciso di immortalare.

“Liu Bolin è un artista veramente internazionale che riesce a cogliere i simboli più iconici dei diversi Paesi, interpretandoli con la sua originale poetica”, spiega Severino Salvemini, presidente del Comitato per l’arte contemporanea in Bocconi. “L’Università Bocconi è lieta di presentare alla sua popolazione internazionale di studenti e docenti un fotografo d’arte così prestigioso, che ha accettato di segnare con una performance nel nostro Ateneo il suo percorso artistico”.

Le performance di Bolin hanno avuto inizio a seguito della distruzione del villaggio in cui viveva, a nord-est di Pechino, avvenuta su ordine delle autorità governative nel 2005. Da quel momento Bolin fa ricorso alla matrice prospettica per creare l’immagine che ha dato origine alla serie di scatti intitolata Hiding in the city (Nascondersi nella città). Tracciando sul proprio corpo le linee delle macerie del suo quartiere, ottiene un’immagine in cui l’elemento perturbativo dello spazio, costituito dalla sua sagoma, costringe lo spettatore a soffermare lo sguardo su quella esatta porzione di realtà. Il significato che dà l’artista al suo celarsi nello spazio è proprio questo: attirare l’attenzione su determinati luoghi e paesaggi, rendendosi quasi invisibile.



di Benedetta Ciotto

Ultimi articoli Campus

Vai all'archivio
  • #GenerazioneEU 2024: vincono i debaters di Palermo

    Finale in diretta dalla Bocconi del torneo di dibattito che ha visto opporsi 42 squadre nel corso della stagione. Si chiude cosi' l'edizione 2024 dell'iniziativa dell'Universita' e della Cattedra Boroli in collaborazione con la rappresentanza italiana del Parlamento europeo e della Commissione a Milano, con il supporto della rete WeDebate

  • Le universita' chiedono ai leader del G7 di collaborare per eliminare le barriere e aumentare l'accesso all'istruzione a livello globale

    La Bocconi ha ospitato il Presidential Summit dell'alleanza U7+ che ha stilato uno Statement con proposte di azioni concrete per promuovere l'istruzione inclusiva da presentare al G7 in vista del vertice di giugno in Italia

  • La Bocconi in 8 espressioni di design

    In occasione della Design Week l'Universita' sottolinea la propria attenzione per il settore con una mostra di otto oggetti, idee, campagne e personaggi del design curata dall'architetto Roberto Palomba e un evento per celebrarla il 18 aprile. Inoltre, due colazioni' con Domus, il 16 e il 17 aprile, per discutere delle frontiere del design

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30