Gli Ambasciatori Bocconi in lotta contro la poverta' estrema
CINQUE STUDENTI DEL BIG SARANNO PROTAGONISTI IN UNA SERIE DI ATTIVITA' BENEFICHE PER ONE CAMPAIGN, ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO FONDATA DAL LEADER DEGLI U2 BONOCinque studenti del Bachelor of Science in International Politics and Government dell’Università Bocconi sono stati selezionati come Young Ambassadors per la sesta edizione, inaugurata a fine marzo a Roma, del programma internazionale di volontariato per l’associazione anti-povertà One Campaign, cofondata dal leader degli U2 Bono nel 2004. I cinque, Vittoria Anelli, Gaia Bottazzi, Giacomo Casali, Luca Garbarino, Juliette Namy, sono stati scelti dopo un processo che prevedeva prima una prova scritta, e quindi un colloquio per indagare le motivazioni, che ha portato alla selezione di 40 ambassadors in tutta Italia. “Siamo l’università più rappresentata”, spiega Giacomo Casali, “e questo è motivo di orgoglio. Il nostro compito sarà quello di esercitare pressioni sui rappresentanti politici, sia a livello nazionale sia a livello locale, per sensibilizzarli e ottenere il loro appoggio per le nostre campagne”. Campagne che sono incentrate sulla lotta alla povertà estrema e alle malattie prevenibili, in ogni parte del mondo ma soprattutto in Africa. “Si tratta in buona sostanza di fare lobbying, termine con accezione negativa in Italia ma non così nel mondo anglosassone. Fare quindi pressioni sui policy maker per portare avanti le nostre istanze”, aggiunge Luca Garbarino.
Compito difficile è quello di contattare le persone a cui ci si vuole rivolgere, ma anche questo è parte dell’esperienza: “Dobbiamo trovare le modalità giuste, a volte occorre procedere per gradi, dall’esponente di quartiere a quello cittadino, a quello nazionale. Nostro prossimo obiettivo sarà contattare i candidati alle elezioni europee; in particolare vogliamo che i politici si impegnino a mantenere, o meglio ancora aumentare, il contributo italiano al Fondo Globale”.
Per il direttore del Big, Vincenzo Galasso, il poter operare in un’associazione come One Campaign è un po’ la chiusura di un cerchio: “Noi diamo ai ragazzi gli strumenti, gli indichiamo la strada. Poi però è importante il loro impegno. Spesso in aula mi è capitato di dir loro che sono dei sognatori, perché hanno tutti il desiderio di cambiare il mondo, di impegnarsi per una società più giusta e che si occupa degli altri. Quella che si accingono a vivere è un’occasione per dare concretezza al loro sogno”.
di Davide Ripamonti