I bocconiani che trovano casa agli universitari
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I bocconiani che trovano casa agli universitari

DA PROBLEMA COMUNE A OPPORTUNITA' DI BUSINESS, LA STORIA DI TRE GIOVANI BOCCONIANI CHE AIUTANO GLI STUDENTI STRANIERI NELLA RICERCA DELLA PROPRIA ABITAZIONE

Lo hanno sperimentato sulla propria pelle e poi ne hanno fatto un business in costante crescita. Se sei uno studente internazionale, cercare casa in un paese straniero è complicato. Le residenze universitarie non hanno posti illimitati e così sei obbligato a rivolgerti al libero mercato. Due giovani laureati Bocconi, Dawid Baranowski, polacco, laureato Biemf, e il collega di corso Daniel Philipp, tedesco, hanno fondato nel 2012 Renting Milan, società immobiliare specializzata appunto negli affitti di loft o appartamenti a chi dall’estero si trasferisce a Milano prevalentemente per motivi di studio. “Tutto è cominciato da uno stabile di viale Ortles dove Daniel si era trasferito”, racconta Dawid, “abbiamo convinto la proprietà ad affidarcelo e in breve abbiamo riempito tutti gli appartamenti”.

Conoscere l’inglese è, e soprattutto era nel 2012, un vantaggio competitivo non indifferente, così come sapere cosa esattamente cercano gli studenti: “Noi visioniamo tutti gli appartamenti prima di proporli sul nostro portale”, prosegue Dawid insieme a Francesca Chiumiento, laureata Cleacc e Acme e anche lei approdata in Renting Milan, “e siamo disponibili per risolvere ogni problematica. Anche per quanto riguarda la proprietà, riusciamo a fare in modo che si fidino di noi e svolgiamo anche una funzione di mediazione culturale, perché a volte i proprietari sono restii ad affittare a studenti di determinate nazionalità”. Renting Milan gestisce circa 900 appartamenti a Milano,  è un’agenzia immobiliare e offre tutti i servizi tradizionali, come la registrazione dei contratti, e i suoi servizi vengono pagati sia dai proprietari sia dagli affittuari.

“Ma nel futuro vogliamo espanderci e diventare una società di servizi a tutto tondo, offrire anche servizi aggiuntivi come per esempio i contratti telefonici e internet, o le pulizie della casa. Magari non solo a Milano, visto che di città universitarie in Europa ce ne sono molte e gli studenti che si spostano sono sempre di più”.
 

di Davide Ripamonti

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