#BocconiLovesMilan: Milano come la vedono i docenti e gli studenti internazionali
30 SCATTI PER UN VIAGGIO ALTERNATIVO ATTRAVERSO MILANO, RISCOPERTA CON LO SGUARDO FRESCO E CURIOSO DEGLI STUDENTI E DEI DOCENTI STRANIERI, IN MOSTRA AL VELODROMO FINO AL 29 SETTEMBREPerdersi per le vie di Brera, tifare sugli spalti dello Stadio di San Siro, mangiare un gelato attraversando il Ponte di San Cristoforo, passeggiare la sera con gli amici in Darsena, cercare l’ispirazione culinaria tra le bancarelle del mercato di Papiniano. Così vivono Milano i docenti e gli studenti stranieri Bocconi, 30 dei quali sono i protagonisti di #BocconiLovesMilan, progetto fotografico che partirà con una mostra che si inaugurerà oggi al Velodromo (piazza Sraffa 11), proprio in occasione dei Welcome Days, e visitabile fino al 29 settembre. (Clicca qui per vedere le foto)
Una mostra che, partendo con una mappa della città, accompagnerà la comunità Bocconi, da qualche giorno arricchita dai nuovi studenti, in un viaggio alla (ri)scoperta della città di Milano. Gli studenti e i docenti protagonisti degli scatti vengono infatti da 18 paesi diversi (oltre 100 le nazionalità della comunità studentesca) e fanno parte di una comunità universitaria altrettanto variegata dal punto di vista culturale: in Bocconi, tra iscritti ed exchange, uno studente su tre è internazionale, come anche il 20% del corpo docente.
Di Milano apprezzano diversi aspetti: chi l’internazionalità e la dinamicità, chi la vivacità e l’organizzazione, e poi la cultura, l’architettura, gli eventi, il panorama culinario. I posti in cui hanno scelto di farsi fotografare sono i più disparati. C’è Nicolas Serrano-Velarde, docente francese, che ama l’Arci Bellezza “perché simboleggia la diversità culturale e sociale di Milano e il suo ruolo nell’integrazione” e c’è Ina Dimova, studentessa macedone, che posa in piazza Gae Aulenti, “area cittadina dove riesco a respirare lo spirito moderno e metropolitano della città”. C’è Fernando Vega-Redondo, docente spagnolo, che non si stanca mai di ammirare la Basilica di Sant’Ambrogio, “austera, elegante e spirituale al tempo stesso”, e la studentessa albanese Kristi Çelari che non rinuncia a farsi ritrarre di fronte alla Scala, “in tutta la sua maestosità”.
Questo non è che un piccolo assaggio della mostra a cui tutti gli studenti, docenti e staff Bocconi sono invitati a partecipare condividendo sui social con l’hashtag #BocconiLovesMilan, una foto che li ritrae nei loro luoghi preferiti nella città di Milano.
di Benedetta Ciotto