Istruzione e sviluppo economico: il ruolo delle elite illuminate
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Istruzione e sviluppo economico: il ruolo delle elite illuminate

LA SCUOLA DI MASSA COSI' COME LA DEMOCRATIZZAZIONE E L'AUMENTO DELLE OPPORTUNITA' ECONOMICHE SONO IL RISULTATO DELL'AGIRE DEGLI INTELLETTUALI. A DIMOSTRARLO LA RIVOLUZIONE FRANCESE

di Mara Squicciarini, assistant professor presso il Dipartimento di economia

L’istruzione e la democratizzazione sono considerate fattori cruciali nello sviluppo economico, ma le radici storiche di questo processo di modernizzazione sono ancora oggetto di dibattito. Molti ritengono che, sotto la minaccia di una rivoluzione, le élite dominanti siano costrette a estendere alcuni privilegi, come segnale di impegno alla futura ridistribuzione. Argomenti alternativi suggeriscono che la democratizzazione può avvenire anche in assenza di tali minacce, perché stimola la fornitura di beni pubblici, che possono favorire indirettamente le élite. Queste spiegazioni hanno in comune il fatto che presuppongono una domanda latente di democratizzazione e di istruzione da parte dei non privilegiati. Mancano tuttavia lavori empirici sistematici che esaminino questo «lato della domanda».
In un recente articolo con Nico Voigtänder, analizziamo l’interazione tra la domanda di cambiamento sociale e la successiva modernizzazione in un momento critico della storia, la rivoluzione francese del 1789. Alla luce delle crescenti tensioni nella società francese nel 1788, il monarca assoluto re Luigi XVI chiese a ciascuno dei tre stati, clero, nobiltà e terzo stato (tutti gli altri), di compilare i Cahiers de Doléances (lettere di lamentela). Questi contenevano sì lamentele, ma anche suggerimenti e richieste di cambiamento nell’organizzazione della società francese, fornendo così una fonte unica per lo studio del «lato della domanda» nel processo di cambiamento sociale in un regime autocratico.

Analizzando questi dati, scopriamo che la domanda di modernizzazione era sorprendentemente bassa tra le classi sociali inferiori. Per esempio, solo il 24% dei Cahiers del terzo stato citava un sistema educativo nazionale, solo il 29% manifestava un carattere democratico distinto e solo il 4% si pronunciava a favore della libertà di stampa. Tuttavia, troviamo che la domanda di modernizzazione era fortemente associata alla presenza locale di élite della conoscenza (misurata dagli abbonati alla famosa Enciclopédie nel 1770), in contrapposizione alle élite proprietarie. Poi, passiamo al periodo post-rivoluzionario e documentiamo una forte correlazione tra la presenza delle élite della conoscenza e l’espansione dell’istruzione dopo il 1830, il periodo durante il quale il governo centrale ha perseguito importanti riforme scolastiche. Dimostriamo anche che la presenza di élite della conoscenza è fortemente associata ad altri indicatori della modernizzazione nella seconda metà del XIX secolo.
Che cosa spiega la forte relazione tra le élite della conoscenza e la modernizzazione in Francia? L’evidenza storica suggerisce che questo modello è guidato dallo spirito illuminista delle élite francesi della conoscenza, che erano all’avanguardia nella promozione dei valori della modernizzazione e, quindi, nell’attuazione di riforme a livello nazionale e a livello locale, in particolare quelle che cercavano di promuovere l’istruzione di massa. L’istruzione, a sua volta, ha fornito la base per altre dimensioni della modernizzazione, come la costruzione dello Stato, le opinioni politiche progressiste e il capitale sociale. In sintesi, i nostri risultati suggeriscono che le élite illuminate esprimevano una domanda latente di modernizzazione già prima della rivoluzione francese e che hanno promosso la modernizzazione una volta che l’ambiente politico post-rivoluzionario ha permesso il loro coinvolgimento attivo.

I nostri risultati suggeriscono un nuovo punto di vista nella letteratura che studia il rapporto tra élite e sviluppo. Mentre l’opinione più diffusa è che le élite possano ostacolare lo sviluppo di opportunità economiche della maggior parte della popolazione e avere un effetto negativo sulla nascita della scuola pubblica, noi sottolineiamo l’importanza di distinguere tra élite illuminate e élite proprietarie terriere e suggeriamo che il tipo di élite è cruciale nell’ostacolare o promuovere lo sviluppo economico. I nostri risultati si riferiscono anche al ruolo delle istituzioni create dalle élite e suggeriscono che le élite illuminate hanno maggiori probabilità di promuovere lo sviluppo di istituzioni buone (inclusive) rispetto a quelle cattive (estrattive).
Ciò apre le porte a future ricerche per esaminare in modo più sistematico il rapporto tra tipo di élite al potere e sviluppo economico.
 

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