Un assaggio di dottorato di ricerca per gli studenti triennali
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Un assaggio di dottorato di ricerca per gli studenti triennali

COME COMPITO DI FINE CORSO GLI STUDENTI DEL CORSO DI POLICY EVALUATION HANNO SCELTO UNA DOMANDA INERENTE A TEMI DI POLITICA E ATTUALITA' E STRUTTURATO UN PROGETTO DI RICERCA ATTRAVERSO IL QUALE SI POTESSE GIUNGERE ALLA RISPOSTA

Porsi una domanda e costruire un design di ricerca utile per giungere a una risposta. È un lavoro preliminare di solito svolto dagli studenti di dottorato. In questo caso sono stati gli studenti del triennio in International Politics and Government (Big), che per il corso di Policy evaluation si sono divisi in gruppi, hanno scelto una domanda di ricerca a cui rispondere, e lavorato ai progetti che hanno presentato nel corso dell’ultima lezione. “Lo scopo è fare entrare in confidenza gli studenti con gli strumenti di statistica chiedendo loro di usarli per valutare aspetti inerenti alla politica e alla società”, spiega Paolo Pinotti, docente del Dipartimento di scienze sociali e politiche, responsabile del corso. “Ogni gruppo si è concentrato su argomenti attuali e molto diversi tra loro: criminalità, incidenti, immigrazione, istruzione, prostituzione…”.

“È stato stimolante avere la possibilità di scegliere liberamente la domanda su cui lavorare”, dice Martina Zardinoni, studentessa che, con il suo gruppo, si è concentrata sulla possibile correlazione tra l’inserimento delle linee notturne a Milano, avvenuta nel 2011, e la riduzione nel numero di incidenti stradali. “Si tratta di un argomento che sentiamo molto vicino alla nostra realtà, motivo per cui è stato ancora più stimolante lavorarci”, continua. “Abbiamo anche pensato fosse importante includere l’analisi del cambiamento nel numero di incidenti durante il periodo dell’Expo, in cui i mezzi notturni sono stati attivi anche durante la settimana”.

Il gruppo di Angelica Bozzi ha invece scelto di studiare un modo per analizzare il possibile impatto dell’immigrazione sul crimine in Italia e il ruolo giocato dalle comunità di immigrati nelle diverse province. “Crediamo sia riduttivo analizzare il fenomeno dell’immigrazione in termini assoluti, abbiamo perciò incluso nella ricerca la raccolta di dati sulla dislocazione degli immigrati nelle loro comunità di riferimento nelle varie province e i dati sulla loro nazionalità. Tutto ciò con lo scopo ultimo di decostruire gli stereotipi sulla correlazione tra immigrazione e aumento della criminalità”, precisa. “Nel realizzare questo progetto di ricerca ci siamo resi conto di quanto sia difficile ricercare e reperire i dati necessari alla realizzazione di una ricerca e di quanto tempo dedizione siano necessari per portare a termine progetti di questa portata”.   
 

di Benedetta Ciotto

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