L'imprenditore under 30 che investe sulle buone idee
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L'imprenditore under 30 che investe sulle buone idee

INSIGNITO DA FORBES ITALIA, ANDREA COLOMBO GIRA IL MONDO PER CERCARE INVESTITORI HITECH. VALORIZZANDO L'ITALIANITA'

E’ secondo Forbes Italia uno dei 100 under 30 italiani che stanno reinventando il paese. Andrea Colombo, 28 anni, di Monza, laureato in Giurisprudenza nel 2013, è il fondatore di U-Start, società di consulenza nata nel 2014 con sede a Lugano, «ma stiamo ufficialmente rientrando a Milano perché l’italianità si sta sempre più rivelando un fattore di successo», spiega Andrea. U-Start mette in contatto gli investitori italiani con opportunità di investimento digitali e tecnologiche nel mondo, Europa e Stati Uniti in particolare. «A fondare U-Start ci sono arrivato gradualmente, dopo le prime esperienze in università e un’internship a Londra presso Lehman Brothers, poco prima che scoppiasse la crisi. Avevo anche momentaneamente pensato che quello delle banche d’affari fosse il mio mondo, ma verso il quarto, quinto anno di università è arrivata la folgorazione per il digitale».

Oggi U-Start è una società in crescita, con un vantaggio competitivo sulla concorrenza: «Il punto forte è quello che chiamo il metodo, un patrimonio acquisito con anni di lavoro e che si traduce in una grande capacità di fare sistema», prosegue Andrea. «Al nostro attivo ci sono oltre 30 investimenti per un totale di quasi 40 milioni investiti, sia in aziende note come Deliveroo e Secret Escapes, sia in altre altamente innovative come Finless Foods, società della Silicon Valley che crea in laboratorio pesce sintetico. Questo del food, per esempio, è un settore dove l’italianità cui accennavo prima è una peculiarità molto apprezzata». Il premio di Forbes è un riconoscimento importante e inaspettato, che va alla persona ma che ovviamente ha forti e positive ricadute anche sull’azienda, come spiega ancora Andrea: «Abbiamo in un certo senso chiuso la fase 1, quella che prevedeva di farci conoscere e far vedere che sappiamo lavorare. Ora inizierà la fase 2, quella nella quale dobbiamo diventare un punto di riferimento nel settore perché in Italia ci sono molti soldi da investire e molte opportunità da cogliere».
 

di Davide Ripamonti

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