Il caso Foodora e la prima sentenza italiana sulla gig economy
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Il caso Foodora e la prima sentenza italiana sulla gig economy

I FATTORINI HANNO VISTO RESPINGERE IL LORO RICORSO ALLA SOCIETA' DI FOOD DELIVERY DAL TRIBUNALE DEL LAVORO DI TORINO. STEFANO LIEBMAN, DOCENTE BOCCONI, APPROFONDISCE LA QUESTIONE DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO

Si torna a parlare di gig economy dopo la sentenza Foodora. Il tribunale del lavoro di Torino ha respinto il ricorso dei sei rider che hanno intentato causa contro la società tedesca di food delivery. Secondo i giudici i fattorini devono essere considerati lavoratori autonomi poiché l’azienda non controlla gli orari di lavoro. Si tratta della prima sentenza italiana sulla gig economy, il modello economico sempre più diffuso dove non esistono più le prestazioni lavorative continuative, ma si lavora on-demand, cioè solo quando c’è richiesta. Stefano Liebman, docente di Diritto del lavoro, approfondisce il tema dal punto di vista giuridico.

Clicca qui o sull’immagine sotto per vedere la puntata.



di Benedetta Ciotto

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