Il gioco che svela la supply chain di Babbo Natale
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Il gioco che svela la supply chain di Babbo Natale

ANOTHER BRICK, STARTUP OSPITATA DALL'INCUBATORE SPEED MI UP, LANCIA UN BUSINESS GAME NATALIZIO CHE CONSENTE DI APPLICARE LE CONOSCENZE DI LOGISTICA ALL'ENIGMA DELLA CONSEGNA DEI DONI

Una startup incubata in Bocconi permette di gestire la catena di distribuzione di Babbo Natale. È ovviamente un gioco, ma è più serio di quel che appare. Si chiama AAA Santa Claus’ Assistant Wanted, è un business game online messo a punto da Another Brick, startup inserita nel programma di Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano. È aperto a tutti e lo si trova a questo indirizzo internet. Per due settimane, i partecipanti vestono i panni dell’aiutante di Babbo Natale e mettono alla prova le competenze per la gestione strategica della supply chain organizzando produzione e magazzino, assumendo elfi e acquistando renne. Una serie di algoritmi governa le conseguenze delle loro scelte. La magia del Natale nasconde una catena di distribuzione efficiente.
 
A differenza di altri business game che si presentano in un formato grafico elementare, AAA Santa Claus’ Assistant Wanted è pensato per essere comunicativo e coinvolgente. È giocabile su computer, tablet, smartphone. È multiplayer e competitivo: punteggi e classifiche mostrano i progressi dei concorrenti. “Il gioco unisce in modo simpatico e accattivante alcuni temi logistici rilevanti con gli effetti economico-finanziari e di mercato ad essi associati”, ha detto Alberto Grando, professore di operations management alla Bocconi. “Babbo Natale lavora come operatore logistico pochi giorni all’anno, ma con immensa customer satisfaction di grandi e bambini”.
 
“Another Brick è un altro tassello della metodologia multidisciplinare adottata da Speed MI Up, strategia che ha consentito di coltivare talenti difformi, ma accomunati dalla passione”, spiega Fausto Pasotti, direttore dell’incubatore. La startup è entrata in Speed MI Up nel giugno 2017, ma la sua avventura è iniziata idealmente undici anni prima, quando la fondatrice Elettra Panigatti lavorava in una società di produzione video. “La maternità mi ha tenuta lontana dal lavoro per un anno. In quel lasso di tempo la tecnologia della produzione video ha fatto un notevole balzo in avanti. In quanto madre in cerca di ricollocazione, ho cominciato a chiedermi se non ci fosse un modo per valutare le abilità personali alternativo alla semplice lettura del curriculum vitae”.
 
La risposta è arrivata con il nuovo impiego di producer per una società di comunicazione che si occupa, fra le altre cose, di formazione online. “È stato allora che ho scoperto il mondo del gaming abbinato alla gestione delle risorse umane. È un approccio anticonvenzionale e disruptive che può spiazzare. Ricordo ancora gli sguardi spaventati degli HR delle multinazionali a cui proponevamo di usare il gioco come momento formativo”. Elettra non si è fermata di fronte a quegli sguardi e con il fratello Davide e Diana Canova ha fondato la startup che utilizza le dinamiche del gioco per creare percorsi online di crescita professionale e personale. Fra gli strumenti utilizzati da Another Brick ci sono business game, simulazioni relazionali, social game, contest online, storytelling interattivi, web series realizzate con attori della Scuola Paolo Grassi di Milano. Fra i primi clienti, Ferrero e Ideal Standard.
 
“Nel mondo, il numero e l’età dei giocatori è in costante aumento”, assicura Elettra Panigatti, citando una ricerca di Markets and Markets secondo cui il mercato globale della gamification, vale a dire l’utilizzo di elementi tipici del gioco in contesti di formazione, apprendimento e selezione, è destinato a crescere da qui al 2020 al ritmo annuo del 46%, per un giro d’affari complessivo superiore agli 11 miliardi di dollari. “Sempre più aziende chiedono di utilizzare giochi per migliorare la profilazione delle capacità dei candidati in fase di recruitment. In futuro incontreremo sempre meno HR dallo sguardo spaventato”.

Another Brick, ovvero (da sinistra): Mirko Sallustio,
Davide Panigatti, Elettra Panigatti e Diana Canova


di Claudio Todesco

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