La citta' dalle 30 anime

CITTA' MULTIFORME E STIMOLANTE, SAN FRANCISCO E' IL LUOGO IDEALE DOVE LAVORARE E VIVERE. COME RACCONTA L'ALUMNA MATILDE CALZA

San Francisco è la città dove è nata la Beat Generation, dove hanno preso piede molte delle battaglie per la conquista dei diritti umani. Negli anni settanta, questa città è stata uno dei principali palcoscenici della rivoluzione culturale e, più recentemente, in quello stesso clima di fermento, è nata e cresciuta la tech economy. Google, Amazon, Linkedin, Facebook hanno la loro sede nella Silicon Valley, a qualche chilometro da San Francisco. Berkeley, Stanford e UCSF, alcune fra le università a cui si deve l’evoluzione del pensiero moderno, si trovano in città o nei dintorni. Ad alimentare questo spirito propulsivo sono anche le numerose start up che si sono insediate nella metropoli. Qui, le nuove idee trovano quasi sempre il supporto ideale per diventare realtà, non è raro, infatti, incontrare per strada robot e automi di ogni genere che interagiscono nelle dinamiche quotidiane: si tratta dei nuovi prodotti di intelligenza artificiale ideati dalle start up, che vengono testati nella vita reale.

L’entusiasmo dilagante della città è uno stimolo a lanciarsi a capofitto nel lavoro, ma ogni sforzo professionale viene bilanciato da un equilibrato rapporto con il tempo libero. Complice di questo work-life balance è lo stesso impianto urbano della città, che invita al relax della vita di quartiere e favorisce l’aspetto umano delle relazioni sociali. San Francisco è suddivisa in 30 aree e ognuna rappresenta una sorta di cittadina nella metropoli, ognuna ha un’identità molto ben definita e abitudini quotidiane specifiche. Passando da una zona all’altra si scopre un mondo nuovo: dalle strade affollate di Chinatown allo skyline del financial district con i suoi grattacieli avveniristici in cui hanno sede le principali aziende internazionali, dalle vie tortuose che si inerpicano sulle colline di Russian Hill, da cui godersi tramonti spettacolari, ai colori arcobaleno di Castro, il quartiere omosessuale che da quarant’anni è simbolo nel mondo della libertà di espressione, da Haight-Ashbury che ricorda il coté hippy di San Francisco a Mission dove la tradizione e la cultura ispanica sono ancora predominanti: in questo quartiere, poco frequentato dai turisti, la lingua più diffusa è lo spagnolo, i locali si chiamano bodega e i muri delle case sono perlopiù decorati con spettacolari murales realizzati dalla comunità messicana locale. Infine, Little Italy o North Beach, qui si trova uno dei simboli dello spirito anticonformista della città: la City Lights Bookstore, la casa editrice e libreria indipendente, amata dai protagonisti della Beat Generation e famosa per aver pubblicato alcuni testi ritenuti sconvenienti come Howl & Other Poems di Allen Ginsberg.
 
Laureata nel 2014 alla Bocconi in International management, Matilde Calza ha preso parte al double degree con la Fudan University di Shanghai e oggi vive a San Francisco, dove lavora per Google nella sede centrale di Mountain View. Con un incarico di Product marketing manager, collabora con il team di ingegneri del colosso americano alla creazione di nuovi prodotti nell’ambito dell’intelligenza artificiale e si occupa del lancio degli stessi sul mercato. In particolare, è impegnata sul progetto Google assistant, un assistente virtuale per la gestione di smartphone, tv e sistemi di domotica.
 
A cura di Allegra Gallizia
 

di Matilde Calza