La Montreal bifronte di Enrico Cremonese
UNA CITTA' MODERNA E TECNOLOGICA CHE PERO' CONSERVA MOLTE TRACCE DEL SUO PASSATO. UNA CONTRAPPOSIZIONE VISSUTA IN MODO ARMONICO, COME SPIEGA L'ALUMNUS BOCCONI CHE VIVE E LAVORA NELLA CAPITALE ECONOMICA DEL QUEBECMontreal ha due volti. Uno che assume nei mesi estivi, l’altro durante l’inverno. Fra maggio e ottobre, infatti, la vita si svolge all’aria aperta, ma con l’arrivo dei primi freddi ogni tipo di attività viene trasferito nella città sotterranea che consente di potersi spostare e socializzare anche quando la temperatura raggiunge i 20 gradi sotto zero. Una rete di percorsi lunga 32 chilometri, infatti, si snoda sotto la superficie cittadina e accoglie ristoranti, centri commerciali, accessi alle metropolitane, agli uffici e alle università, per permettere ai cittadini di muoversi in un ambiente riscaldato, senza mai uscire in strada. Il dualismo di Montreal riguarda, però, anche la contrapposizione netta fra passato e futuro: se da un lato, la città è una delle più antiche del Quebec, dall’altro, rappresenta uno dei più importanti centri d’innovazione del globo. Negli ultimi anni, infatti, il governo ha investito centinaia di milioni di dollari nell’ambito della tecnologia, fra fintech, intelligenza artificiale, elaborazione dei big data e internet delle cose. Questo fermento ha portato alla nascita di numerosi incubatori e acceleratori d’impresa con il conseguente proliferare di start up. Qui, ha sede anche l’Institute for Learning Algorithms che ha attirato l’attenzione di molti player della tecnologia, fra cui Google. Tale ecosistema è favorito anche dalla presenza in città di quattro eccellenze universitarie, McGill, Concordia, Udem e Ucam, che vedono passare ogni anno circa 200mila studenti. Se la zona di downtown è un concentrato di fantascienza, il Mont Royal, la collina situata a due passi dal distretto finanziario e tecnologico, è un immenso parco da cui si gode una spettacolare vista sul fiume San Lorenzo. A nord, lungo la Riviere-des-Mille-Îles si trova Sainte Rose, con le sue lunghe piste ciclabili e i molti ristoranti che costeggiano la costa del canale. Qui ci si rilassa con gli amici durante il weekend, alla sera e nel tempo libero, condividendo qualche specialità a base di carne di bisonte oppure un piatto di poutine, le patate con formaggio tipiche del Canada. Durante l’estate, sul corso d’acqua si pratica canottaggio; d’inverno, invece, le aree ghiacciate vengono trasformate in piste per il pattinaggio o il curling. Le partite di Hockey, lo sport tradizionale locale, invece, si tengono negli stadi. Ma non sono solo gli sport invernali ad appassionare gli abitanti di Montreal: ogni anno a fine primavera la città ospita il Gran Premio di Formula 1, in concomitanza con il Mural, uno dei più importanti festival internazionali di street art.
Laureato nel 2011 al Des in Bocconi, Enrico Davide Cremonese si è trasferito a Montreal per frequentare un MBA e oggi lavora nella città canadese presso Roland Berger. In qualità di senior strategy consultant ha il compito di sviluppare la pratica dei servizi finanziari, sia nell’ambito tradizionale che nel fintech: nello specifico, accompagna i clienti in fase di start up occupandosi di tutto ciò che è necessario all’avvio del business, guida i player già stabilizzati nell’affinamento del progetto, gestisce piani di ristrutturazione o vendita nel caso di aziende mature o in fase di recessione.
di Enrico Davide Cremonese